La Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso questa sera un comunicato stampa relativo al caso dell'ex vescovo di Antigonish (Nuova Scozia, Canada), mons. Raymond Lahey, di 70 anni, che “si è riconosciuto colpevole di possesso di materiale pedo-pornografico”. “La Chiesa Cattolica condanna lo sfruttamento sessuale in tutte le sue forme, in particolare se perpetrato nei confronti di minori”, sottolinea il testo. “Benché il processo secondo l’ordinamento civile abbia fatto il suo corso, la Santa Sede continuerà a seguire le procedure canoniche previste per simili casi, che daranno luogo all’imposizione di appropriate misure disciplinari o penali”, aggiunge la nota. In seguito all'ammissione di colpevolezza di mons. Lahey, la Conferenza dei vescovi Cattolici del Canada ha diffuso una dichiarazione in cui afferma di “condannare tutte le forme di sfruttamento sessuale, soprattutto se coinvolgono i minori”, e che “continuerà a lavorare per evitare comportamenti di questo tipo e favorire il recupero delle vittime e delle loro famiglie”. “Riconoscendo la confusione e la rabbia che questo caso ha suscitato tra molti fedeli, sottolineiamo la nostra preoccupazione pastorale per quanti hanno sperimentato un grande dolore come risultato di questi eventi”, dichiarano i vescovi canadesi nel testo. “In particolare”, aggiungono, “i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno ai fedeli della diocesi di Antigonish e di tutta la regione atlantica”. “Ribadiamo la ferma condanna della Chiesa cattolica del possesso, della distribuzione e dell'uso di immagini pedo-pornografiche in tutte le forme, e rinnoviamo la nostra determinazione a fare tutto ciò che è in nostro potere per promuovere la dignità e il rispetto della persona umana”, conclude la dichiarazione.
Zenit
STATEMENT OF THE HOLY SEE PRESS OFFICE