Sessanta ore di adorazione eucaristica per la santificazione dei sacerdoti e per ottenere da Dio il dono di nuove e sante vocazioni. È quanto richiesto dal card. Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il clero, a tutti i vescovi del mondo per festeggiare il sessantesimo anniversario di Ordinazione presbiterale di Benedetto XVI, che si celebrà il prossimo 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli. "L’occasione - si legge nella lettera firmata anche dall’arcivescovo segretario Celso Morga Iruzubieta - è particolarmente propizia per stringerci intorno al Pontefice, per testimoniargli tutta la nostra gratitudine, il nostro affetto, la nostra comunione per il servizio che sta offrendo a Dio e alla sua Chiesa e, soprattutto, per quel “risplendere della Verità sul mondo”, a cui il suo alto Magistero continuamente richiama". Le ore di adorazione possono essere continuative o distribuite per tutto il mese di giugno e sono rivolte in particolare a coinvolgere i sacerdoti. "Il culmine del percorso di preghiera - scrive il dicastero - potrebbe coincidere con la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù (Giornata di santificazione sacerdotale), il prossimo venerdì 1° luglio. Si potrebbe così omaggiare il Pontefice con una straordinaria corona di preghiera e di soprannaturale unità, capace di mostrare sia il reale centro della nostra vita, dal quale ogni sforzo missionario e pastorale discende, sia l’autentico volto della Chiesa e dei suoi sacerdoti". La Congregazione per il clero ha poi indicato alcuni orientamenti per l’animazione della preghiera, particolarmente incentrati sulla figura dell’apostolo Pietro. Viene suggerito di utilizzare i brani del Vangelo di Giovanni (20 e 21), dove Cristo chiese al principe degli Apostoli se lo amasse più degli altri, e del Vangelo di Matteo (16), nel quale Gesù dice al pescatore di Galilea: "Tu es Petrus". Per la preghiera dei fedeli si chiedono vita e salute, felicità e riparo da ogni male per Benedetto XVI. Viene richiesto poi di invocare il Signore per i vescovi, i sacerdoti, i diaconi e tutti i ministri del Vangelo, affinché siano fedeli alla loro vocazione e alla loro donazione. Senza dimenticare la Chiesa, le vocazioni, i laici e i sacerdoti defunti.
L'Osservatore Romano