giovedì 23 giugno 2011

Il Papa: tutto passa attraverso la logica umile e paziente del chicco di grano che si spezza per dare vita. L’amore di Cristo è destinato a tutti

Questa sera, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, Papa Benedetto XVI ha presieduto la Santa Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
“Mentre nella sera del Giovedì Santo si rivive il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, oggi, nella ricorrenza del Corpus Domini, questo stesso mistero viene proposto all’adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli”, ha detto il Papa nella sua omelia. Benedetto XVI ha aggiunto che “quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, oggi lo manifestiamo apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma è destinato a tutti”. “Nell’Eucaristia avviene la trasformazione dei doni di questa terra – il pane e il vino – finalizzata a trasformare la nostra vita e ad inaugurare così la trasformazione del mondo”. "Tutto parte - ha affermato il Pontefice -, si potrebbe dire, dal cuore di Cristo, che nell’Ultima Cena, alla vigilia della sua passione, ha ringraziato e lodato Dio e, così facendo, con la potenza del suo amore, ha trasformato il senso della morte alla quale andava incontro". Il Papa ha sviluppato nella prima parte dell’omelia la meditazione su cosa si debba intendere per “comunione”. Ha infatti affermato che “è bella e molto eloquente l’espressione ‘ricevere la comunione’ riferita all’atto di mangiare il Pane eucaristico”.
Per meglio comprendere la dinamica della comunione eucaristica, il Papa ha fatto quindi riferimento ad un passo di Sant’Agostino in cui "ci aiuta a comprendere la dinamica della comunione eucaristica quando fa riferimento ad una sorta di visione che ebbe, nella quale Gesù gli disse: 'Io sono il cibo dei forti. Cresci e mi avrai. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me'. Mentre dunque il cibo corporale viene assimilato dal nostro organismo e contribuisce al suo sostentamento, nel caso dell’Eucaristia si tratta di un Pane differente: non siamo noi ad assimilarlo, ma esso ci assimila a sé, così che diventiamo conformi a Gesù Cristo, membra del suo corpo, una cosa sola con Lui". Nella comunione eucaristica, ha continuato il Santo Padre, Cristo “ci trasforma in Sé, la nostra individualità, in questo incontro, viene aperta, liberata dal suo egocentrismo e inserita nella Persona di Gesù...Così l’Eucaristia, mentre ci unisce a Cristo, ci apre anche agli altri, ci rende membra gli uni degli altri” al punto che “non siamo più divisi, ma una cosa sola in Lui”. "Chi riconosce Gesù nell’Ostia santa, lo riconosce nel fratello che soffre, che ha fame e ha sete, che è forestiero, ignudo, malato, carcerato; ed è attento ad ogni persona, si impegna, in modo concreto, per tutti coloro che sono in necessità. Dal dono di amore di Cristo - ha continuato Benedetto XVI - proviene la nostra speciale responsabilità di cristiani nella costruzione di una società solidale, giusta, fraterna. Specialmente nel nostro tempo, in cui la globalizzazione ci rende sempre più dipendenti gli uni dagli altri, il cristianesimo può e deve far sì che questa unità non si costruisca senza Dio, cioè senza il vero amore, il che darebbe spazio alla confusione, all'individualismo, alla sopraffazione di tutti contro tutti".
"Il Vangelo - ha proseguito il Papa - mira da sempre all'unità della famiglia umana, un'unità non imposta da fuori, né da interessi ideologici o economici, bensì a partire dal senso di responsabilità gli uni verso gli altri, perché ci riconosciamo membra di uno stesso corpo, del corpo di Cristo, perché abbiamo imparato e impariamo costantemente dal sacramento dell'altare che la condivisione, l'amore è la via della vera giustizia". Per amore, ha osservato Benedetto XVI, Cristo “accetta tutta la passione, con il suo travaglio e la sua violenza, fino alla morte di croce” e “accettandola in questo modo la trasforma in un atto di donazione”. "Questa è la trasformazione di cui il mondo ha più bisogno, perché lo redime dall’interno, lo apre alle dimensioni del Regno dei cieli. Ma questo rinnovamento del mondo Dio vuole realizzarlo sempre attraverso la stessa via seguita da Cristo, quella via, anzi, che è Lui stesso". In questo senso, "non c'è nulla di magico nel cristianesimo. Non ci sono scorciatoie, ma tutto passa attraverso la logica umile e paziente del chicco di grano che si spezza per dare vita, la logica della fede che sposta le montagne con la forza mite di Dio. Per questo Dio vuole continuare a rinnovare l'umanità, la storia ed il cosmo attraverso questa catena di trasformazioni, di cui l'eucaristia è il sacramento".
"Mediante il pane e il vino consacrati, in cui è realmente presente il suo corpo e sangue, Cristo trasforma noi, assimilandoci a lui: ci coinvolge nella sua opera di redenzione, rendendoci capaci, per la grazia dello Spirito Santo, di vivere secondo la sua stessa logica di donazione, come chicchi di grano uniti a lui ed in lui. Così - ha detto Benedetto XVI - si seminano e vanno maturando nei solchi della storia l'unità e la pace, che sono il fine a cui tendiamo, secondo il disegno di Dio. Senza illusioni, senza utopie ideologiche, noi camminiamo per le strade del mondo, portando dentro di noi il corpo del Signore, come la Vergine Maria nel mistero della visitazione".
Al termine della Messa Benedetto XVI ha guidato, con la partecipazione di migliaia di fedeli, la tradizionale processione dalla Basilica di San Giovanni alla Basilica di Santa Maria Maggiore, restando in ginocchio sul pianale di un camion trasformato in altare, davanti all'Ostensorio. Accanto al camion altare hanno camminato i seminaristi di Roma con le fiaccole. cardinali e vescovi hanno preceduto invece l'automezzo, che è stato seguito dalla massa dei fedeli. Conclusa la processione nel sagrato di Santa Maria Maggiore, Papa Ratzinger ha impartito la benedizione eucaristica alla folla con l'Ostensorio.

Radio Vaticana, TMNews, Agi

SANTA MESSA E PROCESSIONE EUCARISTICA NELLA SOLENNITÀ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - il testo integrale dell'omelia del Papa