lunedì 5 settembre 2011

Il Papa al Congresso Eucaristico Nazionale di Bari: la presenza di Cristo nel Sacramento è dinamica, ci afferra per farci suoi, per assimilarci a sè

La celebrazione della Santa Messa e l’adorazione eucaristica in diverse località delle Marche hanno scandito, stamani, l’odierna giornata del XXV Congresso Eucaristico Nazionale italiano, in programma fino al prossimo 11 settembre ad Ancona e nelle diocesi della metropolia. Si tratta di un evento di comunione per l’intera Chiesa italiana, che in questi giorni vede convergere nel capoluogo marchigiano migliaia di fedeli per riflettere sul tema “Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana”. La domanda che nel Vangelo di Giovanni l’apostolo Pietro rivolge a Gesù “Signore da chi andremo?” resta, dopo duemila anni, la questione centrale della vita dei cristiani. Anche oggi il cammino dei credenti trova nell’Eucaristia, Passione di Dio per l’uomo, il fermento di novità in tutti gli aspetti della quotidianità. “L’Eucaristia – scrive il Papa nell’Esortazione Apostolica post sinodale "Sacramentum Caritatis" – rende possibile, giorno dopo giorno, la progressiva trasfigurazione dell’uomo chiamato per grazia ad essere ad immagine del Figlio di Dio”. “Non c’è nulla di autenticamente umano – pensieri, parole e opere – che non trovi nel Sacramento dell’Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in pienezza”. Abbiamo bisogno di questo Pane, ha affermato il Santo Padre durante l’omelia pronunciata a Bari il 29 maggio del 2005 in occasione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale, per affrontare “le fatiche e le stanchezze del viaggio”: “Partecipare alla celebrazione domenicale, cibarsi del Pane eucaristico e sperimentare la comunione dei fratelli e delle sorelle in Cristo è un bisogno per il cristiano, è una gioia, così il cristiano può trovare l’energia necessaria per il cammino che dobbiamo percorrere ogni settimana. Un cammino, peraltro, non arbitrario: la strada che Dio ci indica nella sua Parola va nella direzione iscritta nell'essenza stessa dell’uomo”.
“Seguire la Parola di Dio, andare con Cristo significa per l’uomo realizzare se stesso; smarrirla equivale a smarrire se stesso”.
Il Signore, ha aggiunto il Papa, non ci lascia soli in questo cammino, ma è con noi e ci ama: “Nell'Eucaristia Cristo è realmente presente tra noi. La sua non è una presenza statica. E' una presenza dinamica, che ci afferra per farci suoi, per assimilarci a sé”.
Il Cristo che incontriamo nel Sacramento dell'Eucaristia è lo stesso in Europa come in America, in Africa, in Asia e in Oceania: “E’ l’unico e medesimo Cristo che è presente nel Pane eucaristico di ogni luogo della terra. Questo significa che noi possiamo incontrarlo solo insieme con tutti gli altri. Possiamo riceverlo solo nell’unità”.
“Poiché c’è un solo pane – scrive l’apostolo Paolo ai Corinzi – noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane”.

Radio Vaticana

29 maggio 2005: Santa Messa a Bari per la conclusione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale