lunedì 5 settembre 2011

Mons. Martin: avanti con la trasparenza e l'onestà nei casi di abuso, tentativi di ritorno a una mentalità di copertura danneggia i minori e la Chiesa

E' ancora presto per valutare l'impatto della risposta vaticana alle critiche del governo irlandese in seguito alla pubblicazione del rapporto sugli abusi nella diocesi di Cloyne, ma il vescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, è convinto che ''le persone'' si aspettano dal Vaticano ''una risposta seria, una risposta che sia pensata, riflessiva e che fornisca molti dettagli''. ''Una delle cose che mi ha colpito - ha detto il presule in un'intervista alla Radio Vaticana - è che si sottolinea più di 20 volte il bisogno che ha la Chiesa di rispettare le leggi nazionali nel denunciare i casi di abuso. Questa è una dichiarazione molto forte della posizione della Congregazione vaticana''. La ''responsabilità fondamentale'' per la protezione dei bambini, sottolinea mons. Martin, ''è dello Stato''. Per il vescovo le ''polemiche'' degli ultimi mesi tra Santa Sede e Dublino ''non aiutano''. ''Dobbiamo tuttavia andare avanti, seguendo la verità, assicurandoci che quello che viene detto sia vero: andiamo avanti con la politica della trasparenza e dell'onestà. Ogni tentativo di un ritorno a una mentalità di copertura danneggerà non solo la Chiesa, ma danneggerà i minori. Una delle cose che dobbiamo ricordare è che Gesù identifica i bambini come simbolo del Regno. Dobbiamo imparare di nuovo cosa ciò significa e anche il fatto che diventare come bambini, rispettarli, salvaguardarli, curarli, fa parte del modo in cui i cristiani vivono e dovrebbero vivere''.

Asca

Mons. Diarmuid Martin sulla risposta vaticana al "Cloyne Report": avanti con la politica della trasparenza