Nel pomeriggio, Benedetto XVI ha visito il Parlamento federale della Germania. Al suo arrivo al Bundestag, il Papa è stato accolto dal presidente Norbert Lammert, che gli ha presentato oggi le altre quattro più alte autorità federali, il presidente, la cancelliera Federale, il presidente dell'altra Camera, detta Bundesrat, il presidente del Tribunale Costituzionale Federale, e subito dopo i presidenti dei Gruppi parlamentari e i membri dell'Ufficio di Presidenza del Bundestag. Benedetto XVI ha stretto la mano a tutti e con ognuno ha scambiato un sorriso e qualche parola. Poi lo spostamento nella sala principale: i parlamentari del Bundestag hanno accolto l'ingresso del Papa nell'aula ultramoderna che ospita i loro lavori con un lunghissimo applauso, durato oltre un minuto. Un applauso ancora più lungo ha suggellato alla fine il discorso del Pontefice, senza distinzione di schieramento politico. Alcuni banchi, forse una quarantina, erano rimasti comunque vuoti per la defezione di parte dei parlamentari verdi del Linke e della Spd. Due fuori-programma hanno fatto sorridere i parlamentari tedeschi. Dopo l'intervento del presidente Lammert, Benedetto XVI ha lasciato la sua poltrona per raggiungere il leggio. Il Papa è stato però ingannato dall'architettura iper-moderna dell'emiciclo: il leggio, infatti, è disposto al di sotto del palco della presidenza. Benedetto XVI si è diretto al palco superiore e il presidente del Parlamento lo ha dovuto riaccompagnare, tra i sorrisi dei deputati e dell'entourage papale, al luogo dal quale ha pronunciato il suo discorso. Il Papa, 84 anni, ha poi suscitato le risate dei parlamentari con una battuta venata di autoironia al momento di parlare della 'conversione' del filoso Hans Kelsen. "Il grande teorico del positivismo giuridico, Kelsen, all'età di 84 anni - nel 1965 - abbandonò il dualismo di essere e dover essere. Mi sorprendo che fosse ancora così ragionevole a 84 anni...", ha aggiunto Benedetto XVI.
Agi, TMNews