giovedì 29 settembre 2011

Superiore Fraternità San Pio X: l'offerta della Santa Sede va esaminata profondamente, ma la proposta dottrinale e quella canonica non sono chiare

Il Vaticano ha fatto ''due proposte'' alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, ''una dottrinale e l'altra canonica'' ma ''nessuna delle due è chiara'' e si tratta anzi di due ''testi modificabili, che possono essere riscritti, fatta salva la sostanza'': lo avrebbe detto il superiore dei lefebvriani, mons. Bernard Fellay, alla cerimonia di presa dei voti di una suora della Fraternità a Ruffec. Al termine del suo sermone, secondo i resoconti verbali della cerimonia, Fellay avrebbe fatto qualche riflessione sullo stato delle trattative con Roma, dopo l'offerta di riconciliazione arrivata dal Vaticano a condizione della firma di un ''Preambolo dottrinale'' il cui testo è tenuto segreto. I vertici della Fraternità si incontreranno a porte chiuse ad Albano il 7 e 8 ottobre per valutare la proposta vaticana. ''Le cose - ha spiegato Fellay domenica scorsa - sono più complesse di quello che sembrano''. I due testi proposti dal Vaticano ai lefebvriani sono modificabili a patto che non cambi la sostanza ma, ha aggiunto, ''il problema è capire qual è la sostanza. Ci sono molte domande e non molte risposte". L'offerta di Roma va esaminata ''seriamente'' ma la Fraternità ''non firmerà un testo non chiaro'' e ''non farà alcun passo se non sarà sicura delle buone intenzioni nei suoi confronti''. ''Se si parla con un prelato di Curia o un altro - ha aggiunto - si ottengono risposte diverse''.

Vatican Insider