“Cresca in tutti noi la volontà di promuovere la giustizia e la pace in un mondo che ha tanto bisogno di autentici testimoni della verità”. E’ l’augurio che anche Papa Benedetto XVI rivolge oggi agli ebrei in occasione della ricorrenza di Rosh Ha-Shanah 5772, il capodanno ebraico. Una festa che dura due giorni, sia in Israele che in diaspora, durante i quali bisogna astenersi da ogni attività che non sia legata alla sfera religiosa e in cui Dio giudica le azioni dell'uomo nel corso dell'anno e decide del suo futuro per l'anno successivo. Il telegramma del Santo Padre si rivolge al Rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni. “Nella ricorrenza di Rosh Ha-Shanah, di Yom kippur e di Sukkot – scrive il Papa -, mi è gradito estendere i miei più cordiali e sentiti auguri a lei, stimato dottor Riccardo di Segni, e all’intera comunità ebraica di Roma, affinché queste feste così significative possano essere occasione di tante benedizioni dall’Eterno e fonte di infinita grazia”. “Dio, nella sua bontà, protegga la comunità ebraica e ci conceda di approfondire l’amicizia tra noi, in questa città di Roma e ovunque nel mondo”.
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TELEGRAMMA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AL RABBINO CAPO DI ROMA RICCARDO DI SEGNI NELLA RICORRENZA DI ROSH HA-SHANAH, DI YOM KIPPUR E DI SUKKOT