martedì 25 ottobre 2011

Card. Koch: dalla sua elezione il Papa esercita un primato ecumenico. Ad Assisi per dire che la sorella delle religioni non è la violenza ma la pace

L’ecumenismo è “assolutamente” una priorità di questo Pontificato. “Dal giorno della sua elezione, il Papa lo ha ribadito. Di fatto, si può dire che egli esercita da allora ad oggi un primato ecumenico”. A ribadirlo è il card. Kurt Koch (nella foto con Benedetto XVI), presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano francese La Croix alla vigilia della Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo di Assisi. Il cardinale dunque parla di un “primato ecumenico” del Papa nel “dialogo dell’amore e nel dialogo della verità” e ciò è testimoniato dal fatto che “numerosi protestanti, anglicani, ortodossi desiderano incontrarlo, parlare e approfondire la loro relazione con lui”. “Il Papa – aggiunge – desidera un approfondimento spirituale dell’ecumenismo e non una negoziazione di tipo contrattuale, come si fa negli affari”. Il cardinale si sofferma su alcuni nodi ecumenici, a partire dall’ultimo viaggio di Benedetto XVI in Germania. “Se molti sono rimasti delusi – afferma -, è in ragione di attese irrealistiche. Se il Papa visita la Germania e incontra la Chiesa evangelica di questo Paese, non ci si può aspettare da parte sua decisioni riguardanti la Chiesa universale. Mi sembra che alcuni media abbiano spinto ad attese irrealistiche che hanno poi alimentato una delusione”. Riguardo invece il dialogo con le Chiese Ortodosse, il cardinale ha osservato come “la diversità all’interno delle Chiese ortodosse rappresenta talvolta una difficoltà per il progresso del dialogo. Ecco perché guardiamo con molta attenzione alla prospettiva di un futuro Sinodo pan-ortodosso. Sarebbe auspicabile che questo evento avesse luogo, in quanto rafforzerebbe una sinodalità pratica e realista tra le Chiese ortodosse”. Riguardo infine un incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russia Kirill, il cardinale ha detto: “Personalmente mi sembra che la situazione tra Mosca e Roma non è mai stata così buona come oggi, riguardo la relazione personale tra il Papa e il patriarca. L’ho anche detto a quest’ultimo: è per me un segno della provvidenza”. Infine l’appuntamento di Assisi: “Tutte le Chiese, tutte le religioni e gli agnostici – ha detto il cardinale - si accorderanno per dire che la sorella delle religioni non è la violenza ma la pace. Sapendo bene che si tratta di una giornata di riflessione e di preghiera, e non di una preghiera comune”.

SIR