"Mercoledì 16 novembre andremo numerosi in pellegrinaggio alla sorgente della fede, luogo del martirio di tanti cristiani d’Occidente, in primis dei Santi Apostoli Pietro e Paolo…". Con queste parole mons. Saulo Scarabattoli, parroco delle parrocchie di Santo Spirito e San Barnaba e vicario episcopale della prima zona pastorale dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, ha ricordato ai suoi parrocchiani, al termine della Messa di domenica 13 novembre, il pellegrinaggio diocesano 'ad Petri sedem', che si è svolto questa mattina a Roma. Per la Chiesa perugino-pievese si è trattato di un importante evento di fede non solo perché è stato il pellegrinaggio più numeroso che sia stato mai organizzato a livello diocesano con 4.081 partecipanti "ma perché è ‘sulla roccia di Pietro’, dove è stata edificata la Chiesa di Roma che da duemila anni annuncia la parola di Dio a tutto il mondo", è scritto sul comunicato della diocesi. A guidare il pellegrinaggio l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti, che lo ha particolarmente voluto e con lui c'erano anche il card. Ennio Antonelli e a mons. Giuseppe Chiaretti, già arcivescovi di Perugia-Città della Pieve. I momenti più significativi di questo pellegrinaggio sono stati, al mattino, l’Udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI e, nel pomeriggio, la visita alla tomba del Beato Giovanni Paolo II, mentre a seguire la Celebrazione eucaristica all’altare della cattedra di San Pietro presieduta dal card. Angelo Comastri, arciprete della Basilica Vaticana e vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano. Appuntamento che, ha spiegato mons. Bassetti, ''è andato ben oltre l'evento di fede, coinvolgendo in una sinergia positiva anche il mondo del lavoro e delle istituzioni civili''. C'erano infatti anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e una decina di sindaci della regione, tra cui quello di Perugia, Wladimiro Boccali. "Il pellegrinaggio - ha ricordato l'arcivescovo - si è svolto anche per commemorare Papa Leone XIII, vescovo di Perugia dal 1846 al 1878, compiuto il bicentenario della nascita (1810-2010) e nei 120 anni della sua Enciclica 'Rerum novarum' (1891-2011). Un’Enciclica in cui trovarono allora compimento giustizia, equità e lavoro, che rimetteva la persona al centro delle sfide della modernità. Ma a Roma – ha evidenziato il presule – sono stati ricordati anche i 25 anni della visita di Papa Giovanni Paolo II a Perugia (era il 26 ottobre 1986), prima di recarsi ad Assisi per lo storico incontro interreligioso di preghiera per la pace nel mondo. E’ stata anche occasione per rinnovare il nostro invito al Santo Padre Benedetto XVI a visitare la città di Perugia". Nello scambio di saluti con le autorità il Papa ha espresso un forte incoraggiamento ai cittadini della regione. Al Santo Padre sono stati consegnati diversi doni. Dall’arcidiocesi una somma in denaro, raccolta con una sottoscrizione in tutte le parrocchie per la carità del Papa. Il Comune di Perugia ha portato in dono una stola ricamata secondo l’antica tradizione umbra. La Nestlé-Perugina un’elegante confezione di “Baci” e una tavola di cioccolato con su inciso lo stemma papale. La Cooperativa Grifo Latte ha fatto dono al Papa di un cesto di prodotti caseari e di cinquecento litri di latte destinati alla Casa di accoglienza “Dono di Maria” gestita all’interno delle mura del Vaticano dalle suore di Madre Teresa di Calcutta. Il Comune di Deruta invece un piatto in ceramica finemente decorato.
Umbria24, Ansa