mercoledì 22 agosto 2012

Nel segno della speranza l’eredità di Giovanni Paolo II: le celebrazioni per i cento anni della nascita, avvenuta a Canale d'Agordo il 17 ottobre 1912

Trentatré giorni che hanno impressionato e commosso il mondo e che il mondo non ha dimenticato: è grande e viva l’eredità di Giovanni Paolo I (nella foto con l'allora card. Ratzinger), un Papa capace, seppure con un Pontificato molto breve, di suscitare quella speranza che lui definiva "il sorriso della vita cristiana". Un’eredità che va emergendo in tutta la sua attualità nelle celebrazioni indette per ricordare il centenario della nascita, avvenuta a mezzogiorno del 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo, nel Bellunese. Quel giorno di cento anni fa Albino Luciani, ritenuto in pericolo di vita, venne battezzato subito, in casa, dalla levatrice Maria Fiocco e due giorni dopo, il 19 ottobre, in chiesa avvenne il rito di accoglienza nella comunità parrocchiale. Proprio il suo piccolo paese natale, ai piedi delle Dolomiti, è il fulcro delle iniziative che, avviate lo scorso primo maggio, si concluderanno il 17 ottobre. Sono in programma diverse Messe, momenti di preghiera, pellegrinaggi, ritiri spirituali, incontri di studio ed eventi culturali e artistici. Tutte iniziative improntate all’essenzialità e alla semplicità, secondo lo stile di Luciani che aveva scelto "humilitas" per motto al momento dell’ordinazione episcopale. A promuoverle tante realtà locali, con in testa parrocchia, comune, pro loco e la Fondazione Giovanni Paolo I. Agosto, settembre e ottobre sono i mesi con più iniziative perché ricorrono gli anniversari dell’elezione a Pontefice, della morte e appunto il centenario della nascita. Così proprio in questi giorni le strade di Canale d’Agordo sono piene di scultori di ogni parte del mondo che stanno realizzando le loro opere avendo come filo-conduttore le parole di Luciani nella sua prima visita da vescovo a Canale d’Agordo, il 6 gennaio 1959: "Io sono il piccolo di una volta". Significativa anche la mostra dello scultore Amedeo Da Pos che fu amico di Albino Luciani. Domenica prossima, 26 agosto, saranno ricordati i trentaquattro anni della sua elezione a Pontefice. Al mattino il card. Ennio Antonelli celebrerà la Messa nella piazza del paese, intitolata proprio a Luciani; in serata, poco dopo le 19, l’ora dell’"habemus Papam", verrà trasmessa la registrazione audio dell’annuncio del cardinale protodiacono Pericle Felice per rivivere così quello che accadde a Canale d’Agordo quel sabato 26 agosto 1978, con le campane della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista che suonavano a distesa in segno di festa. Il 28 settembre, anniversario della morte, sarà celebrata una Messa di suffragio e vi parteciperanno tutti i catechisti della zona. Lo stesso giorno la diocesi di Belluno-Feltre ha organizzato un pellegrinaggio a Roma per pregare davanti alla sua tomba nelle Grotte Vaticane; a guidarlo sarà il vescovo Giuseppe Andrich. Poi il 13 ottobre ci sarà un importante incontro a New York e il 17 ottobre, giorno della nascita, dopo la processione e la Messa sarà inaugurato il nuovo museo e il centro studi a lui dedicato. Le celebrazioni centenarie sono state anche colte come occasione per ricordare il gesuita Felice Cappello (1879-1962), conterraneo di Papa Luciani e parente per via paterna. Sabato 18 agosto e domenica 19 agosto a ricordare il religioso, a Caviola, appena due chilometri da Canale d’Agordo, sono stati il card. Giovanni Battista Re e il postulatore generale della Compagnia di Gesù, Anton Witwer. Una lunga consuetudine ha legato Cappello e Luciani, il quale più volte ha ricordato l’amicizia che li aveva uniti e ripeteva che "la sua compagnia è stata per me una benedizione".

L'Osservatore Romano