mercoledì 19 settembre 2012

'Ecclesia in Medio Oriente'. Riunione dei vescovi latini nelle regioni arabe: risponde molto bene alle paure e alle aspettative del nostro popolo

Ad Amman, capitale della Giordania, è riunita fino a domani la Conferenza dei vescovi latini nelle regioni arabe (Celra), che comprende il patriarcato di Gerusalemme, i vicariati apostolici di Beirut, del Kuwait, di Bagdad, di Gibuti, dell’Arabia Saudita, di Emmaus e di Cipro, per fare l’analisi del viaggio di Papa Benedetto XVI in Libano e per esaminare le linee guida dell’"Instrumentum laboris" sulla Nuova Evangelizzazione e l’Esortazione Apostolica "Ecclesia in Medio Oriente". I lavori sono stati aperti da una tavola rotonda dedicata ad uno scambio di informazioni sulla situazione dei paesi arabi che compongono il Celra e le loro diocesi. Il presidente della Celra, mons. Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme, ha affermato: “Oggi, nell’Anno della fede, che segna il cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II, abbiamo bisogno di una forte fede, che è il segno dei martiri… La vera sfida di questi due Sinodi (Chiese in Medio Oriente e la Nuova Evangelizzazione) per le Chiese orientali, le Chiese Apostoliche del Medio Oriente è quella della fedeltà a Cristo e alla Chiesa da lui fondata”. Mons. Twal ha ribadito che l’Esortazione Apostolica è “nelle nostre mani; sta a noi dare la massima diffusione nei nostri ritiri, negli incontri con i nostri giovani e le nostre famiglie, e come applicarla nella nostra vita quotidiana. L’Esortazione tocca tutti gli aspetti delle nostre diocesi: politico, sociale e pastorale. Per non parlare delle dimensione ecumenica e interreligiosa… Papa Benedetto XVI è arrivato in Medio Oriente in subbuglio, molto diverso da quello esistente al momento della sua elaborazione e poi tenuto l'Assemblea Speciale del Sinodo delle Chiese Cattoliche del Medio Oriente. In due anni, il Medio Oriente è stato scosso da rivolte popolari che hanno cambiato completamente le relazioni politiche e il paesaggio geopolitico della regione, in particolare la presenza arabo-cristiana, soprattutto in Egitto e Siria. L'Esortazione Apostolica ha risposto molto bene alle paure ed alle aspettative del nostro popolo, vista la difficile situazione che stiamo attraversando”. Poi ha parlato dell’appello del Papa per una nuova evangelizzazione anche per il Medio Oriente in vista del prossimo Sinodo dei vescovi sul tema dell’evangelizzazione, che si terrà dal 7 al 28 ottobre: “Non basta fare qualche ‘ritocco’ alla nostra azione pastorale, e sappiamo che in ogni diocesi ci sono sfide specifiche: il declino delle comunità, la ‘contaminazione’ dei cristiani laici, la tentazione di molti cristiani di emigrare, per non parlare dei problemi della nostra presenza di minoranza cristiana e rapporto con l'Islam, il conflitto israelo-palestinese”. Ed allora mons. Twal si è chiesto come ci si può aiutare a vicenda; “La fede è un incontro con Gesù Cristo. Questo incontro è il dono che il Padre ha dato agli uomini. E da questa ricchezza interiore possiamo iniziare una nuova evangelizzazione...Oggi, l'annuncio del Vangelo appare più complesso. Trasformazioni sociali hanno affinato il pensiero critico, che attacca i fondamenti della morale e il senso del sacro. Più di ri-evangelizzazione deve quindi parlare di evangelizzazione ‘nuova’, non rivolto verso conquiste, ma di un messaggio di futuro nel panorama culturale digitale mondo ‘globalizzato’ dove tutto diventa relativo. C'è una sfida missionaria in avanti, in termini di azione contro l'indifferenza, o meglio contro il settarismo… Lo scopo della nuova evangelizzazione è la trasmissione della fede.Tale annuncio compito è un dono per ogni uomo. Nella sua opera di discernimento necessaria per la nuova evangelizzazione, la Chiesa ha scoperto che in molte comunità, la trasmissione della fede ha bisogno di una rinascita. Ci sono segni incoraggianti: le comunità di vita consacrata e movimenti che celebrano e diffondono la fede trinitaria, spesso con l’aiuto della lectio divina, e il sacramento della riconciliazione, che è quasi scomparsa dalla vita di tanti cristiani. La riscoperta dell’adorazione eucaristica è un altro segnale incoraggiante… Allo stesso modo, si dovrebbe incoraggiare l'ecumenismo a seguito della nuova evangelizzazione e il dialogo interreligioso”. Infine, in occasione del ventennale del Catechismo della Chiesa Cattolica il Patriarca di Gerusalemme ha ricordato di non dimenticare la dottrina sociale della Chiesa, che “ha un ruolo insostituibile nella nuova evangelizzazione, come la predicazione e la pietà popolare. Non dobbiamo trascurare il legame tra la Chiesa e l'educazione… Papa Benedetto XVI ha più volte ribadito la complementarità tra fede e ragione”.

Simone Baroncia, Korazym.org