martedì 25 settembre 2012

Il 5 e 6 ottobre il Cortile dei Gentili ad Assisi sul tema 'Dio, questo sconosciuto'. Il card. Ravasi dialogherà con il presidente della Repubblica Napolitano

Un evento all’insegna dello spirito francescano dell’incontro: è stato presentato questa mattina, alla Sala Stampa vaticana, il Cortile dei Gentili ad Assisi del 5-6 ottobre prossimo. A illustrare l’evento, a cui prenderà parte anche il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano (nella foto con Benedetto XVI), sono stati, tra gli altri, il card. Gianfranco Ravasi, presidente del dicastero della Cultura, padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento d’Assisi, e lo scrittore Vincenzo Cerami. Un “evento emblematico” e originale nella città di San Francesco all’insegna del dialogo e della nuova evangelizzazione. La due giorni ad Assisi del Cortile dei Gentili avrà per tema “Dio, questo sconosciuto” e vivrà un momento di grande richiamo con il dialogo d’apertura tra il card. Ravasi e il presidente Napolitano. Il programma del “Cortile di Francesco” è particolarmente ricco di eventi con 9 incontri sparsi nella città umbra e 40 relatori di alto livello, esponenti della cultura, dell’economia e della società, tra cui Corrado Passera, Franco Bernabè, Susanna Camusso, Giulio Giorello, Gustavo Zagrebelsky, Umberto Galimberti, Umberto Veronesi, Vincenzo Cerami, Ermanno Olmi. Ci saranno inoltre due eventi paralleli particolarmente significativi: il Cortile dei Bambini, già presente a Palermo, e il Cortile della Narrazione. La tappa di Assisi segue quella di grande successo in Svezia, “in uno dei Paesi tra i più secolarizzati al mondo dove sorprendentemente si è svolto un dibattito durato senza interruzioni per 3 ore e 40 minuti, a riprova di quanto il tema della trascendenza sia sentito”, ha detto Ravasi. Rispondendo dunque alle domande dei giornalisti, il card. Ravasi ha tracciato un primo bilancio dell’esperienza del Cortile, che ha già toccato numerose città in tutto il mondo: “Il bilancio che ho finora è positivo, soprattutto perché i temi mutano da luogo in luogo, e quindi bene o male, acquistano una connotazione esistenziale. La speranza è che si possa continuare, e continuare da parte delle chiese e da parte del mondo laico, non credente, che ha collaborato con maggiore entusiasmo... La seconda cosa: c’è davanti tutto l’orizzonte dell’indifferenza e credo che questo sia il nostro vero problema”. Quindi, il porporato ha sottolineato che sono già in programma nuove tappe del Cortile nei prossimi mesi: a Catanzaro, sul tema della legalità, in Portogallo e ancora in Messico e a Marsiglia, in Francia. Il porporato non ha poi mancato di auspicare un incontro del Cortile all’università “La Sapienza” di Roma, dove al Papa fu impedito di parlare nel gennaio del 2008. Ritornando all’evento di Assisi, è stato osservato che avviene nell’imminenza del Sinodo per la Nuova Evangelizzazione e dell’inizio dell’Anno della Fede. Non meno importante, ha poi notato padre Fortunato, è che avvenga all’indomani della Festa di San Francesco: “Il fatto che avvenga il 'Cortile di Francesco', il Cortile dei Gentili, dopo il 4 ottobre, io credo che è un po' come continuare a celebrare questa figura con momenti diversi. Emozione e riflessione vanno insieme”. Dal canto suo, lo scrittore e drammaturgo Vincenzo Cerami ha detto che il Cortile dei Gentili sembra “l’unica cosa” che si muove nel panorama culturale italiano. Ed ha affermato che un artista, anche se non credente, è sempre attratto profondamente dalla dimensione della fede: “La parola ‘ateo’ mi pare brutta. Penso che ogni uomo, ogni artista, abbia una parte segreta del suo cuore che anela a uno svelamento. Questa tensione appartiene a tutti e dà senso alla vita”. Il “Cortile di Francesco” si contraddistinguerà anche per una notevole copertura mediatica: l’evento sarà infatti seguito, tra gli altri, da Rai Uno, da Telepace e dalla Radio Vaticana che coprirà in diretta diversi momenti delle due giornate ad Assisi.