Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger, Papi scrittori. Con una differenza: nel “Pontificato del gesto” di Giovanni Paolo II la pur ricchissima produzione letteraria ha prevalentemente un carattere memorialistico, “accessorio”, laterale, in aggiunta all’azione geopolitica, mentre nel Pontificato della parola di Benedetto XVI è parte fondante del Magistero. Domani il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e il giornalista Paolo Mieli, presidente di Rcs Libri, presenteranno il terzo volume dell’opera "Gesù di Nazaret" di Joseph Ratzinger, che è intitolato "L’infanzia di Gesù".
Con loro siederanno al tavolo dei relatori (nella nuova sala del Palazzo delle Congregazioni vaticane in via dell’Ospedale 1) anche Maria Clara Bingemer, docente di teologia alla Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro e don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana. Introduce e modera padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Con il suo linguaggio semplice nel dover esprimere anche delle verità complesse e molto profonde, il Papa teologo riesce a raggiungere una diffusione oltre ogni immaginazione. Il libro "più interessante", "più complesso", in vista del prossimo Natale. E comunque "un libro molto sorprendente", sottolinea Mieli descrivendo "L’infanzia di Gesù", che mercoledì sarà nelle librerie. "Sull’infanzia di Gesù non c’è quasi niente", evidenzia Mieli. "E questo di Joseph Ratzinger - ha proseguito - sarà un libro molto sorprendente. Per finezza, per capacità di approfondimento. E anche su argomenti non direttamente attinenti alla fede cristiana, argomenti che hanno a che fare ad esempio con la scienza". Mieli definisce questo terzo volume della trilogia su Gesù di Nazaret, dopo quelli usciti nel 2007 e nel 2011, "un libro complesso, ricco". Parlando anche sulla base della sua formazione di storico, il presidente di Rcs Libri sostiene che attualmente "sull’ermeneutica della vita di Gesù è in corso una grossa rivoluzione", legata al superamento di quelle che in passato erano visioni o solo agiografiche oppure dichiaratamente polemiche. "L’impostazione dei libri di Benedetto XVI in questi tre volumi su Gesù - prosegue Mieli - è stata sì di aggiungere cose di suo. Ma anche di comprendere nel dibattito i termini più spinosi. E in questa nuova opera lo si vedrà molto chiaramente". "Ratzinger non teme di darli - ha spiegato -, di offrirne una lettura, non presentandoli come assertivi, ma come parte di un confronto".
E comunque, in tutta la trilogia e ancor più in questo terzo volume, "per la prima volta si parla di un Gesù a noi contemporaneo senza essere operatore di 'conflitto' con il Gesù veramente esistito". Mieli considera "un miracolo» l’essere riuscito "a far arrivare la questione di Gesù, anche a persone come me, in maniera aperta, senza che trovassimo ostacoli ad ogni passo". "Sul contenuto io sono l’editore, non posso dire niente - taglia corto Mieli-. E in questa casa i segreti sono custoditi meglio che in quella di Petraeus".
Giacomo Galeazzi, Vatican Insider
Giacomo Galeazzi, Vatican Insider