venerdì 7 dicembre 2012

Mons. Celli: forse anche prima di Natale l'account del Papa su Twitter potrebbe raggiungere il milione di followers, ma non cerca popolarità, vuole stare accanto agli uomini e alle donne di oggi nel loro cammino non facile

Il Papa su Twitter procede spedito verso il milione di followers: a quattro giorni dall’apertura dell’account @Pontifex sono già più di 700mila. Ma mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, in merito alla presenza di Benedetto XVI su Twitter propone, in un’intervista a Radio Vaticana, una chiave di lettura che non si basa solo sui numeri: "Noi pensiamo che nei prossimi giorni, forse anche prima di Natale, potremo raggiungere il milione di followers. Queste cifre mi indicano qualcosa, ma non mi emozionano particolarmente. Il Papa – spiega - nella sua missione di pastore della Chiesa universale non cerca popolarità, non è un divo della canzone o di altri settori della vita. Io guardavo in questi giorni quanti followers hanno certi personaggi del mondo dello spettacolo. Per noi – sottolinea - non è questo. Il desiderio del Papa è fondamentalmente quello di essere presente, di essere accanto, accanto all’uomo e alla donna di oggi, che affrontano un cammino non facile. Il Papa pochi giorni fa parlava di una desertificazione del mondo spirituale. Ecco perché io vedo positivamente questa presenza del Papa nel mondo dei tweet". A coloro che si domandano il motivo per cui Benedetto XVI è "sbarcato" su Twitter però poi non interagisce, il Presule risponde: "Sì, è vero. In un certo senso siamo in contraddizione con la natura stessa dei tweet. Però, anche se solamente il 10 per cento dei 700mila followers – un domani speriamo un milione – scrivessero al Papa, sarebbe materialmente impossibile poter rispondere. Noi vediamo, in questi giorni che abbiamo aperto questo momento interattivo, quanti tweet sono arrivati: tweet positivi, tweet negativi e tweet offensivi"; questi ultimi comunque non erano inaspettati: "Quando uno entra in questo mondo deve aspettarselo. La cosa, quindi, non ci ha colto di sorpresa. Direi che ciò che ci ha sorpreso è la quantità di tweet che sono arrivati. Non ci ha stupito, però, che in certi momenti riemergano sofferenze, riemerga quella schiuma un poco nera. Lo avevamo messo in programma. Sono venute fuori, però, anche domande interessanti sulla fede. E’ vero, a volte abbiamo avuto dei tweet scherzosi, ma anche questo risponde alla cultura del momento. Io dico, un poco sorridendo, che non risolveremo con i tweet i problemi della Chiesa. Volesse il Cielo fosse così semplice!". "Per me è importante – prosegue e ribadisce - che il Papa sia presente accanto agli uomini e alle donne di oggi. Oggi l’uomo ha una profonda nostalgia anche di Dio, e fa fatica a trovare, alle volte, il senso alla propria vita. Io ogni volta che mi avvicino a questa realtà penso a quella famosa frase di Gesù: 'Voi che siete stanchi, affaticati, venite a me e troverete riposo'. L’uomo di oggi trova una profonda stanchezza nel vivere, che alle volte cerca di evitare, ricorrendo a vari sistemi e alle volte anche negando se stesso. Ma ciò che noi vorremmo essere – e credo che il Papa senta profondamente questo bisogno – è di essere accanto. Ecco perché durante la conferenza stampa di presentazione io parlavo di pillole di saggezza o di scintille di verità". "Direi 'benvenuta' – conclude - a questa presenza di Papa Benedetto nel mondo dei tweet. Penso e spero che poi saranno gli amici – la parola followers mi entusiasma meno – a ritwittare questi messaggi del Santo Padre e a far sì che pervengano là dove è possibile".
 
Domenico Agasso jr, Vatican Insider