mercoledì 9 gennaio 2013

Card. Bertone: al Corpo diplomatico il Papa ha richiamato il grave compito dei governanti, chiamati a essere autentici promotori della pace, soprattutto in quei contesti in cui ancora oggi il mondo è attraversato da drammatici conflitti

Gli "auguri di un proficuo lavoro, che favorisca la reciproca conoscenza" tra le nazioni rappresentate e la Santa Sede, sono stati rinnovati dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, incontrato lunedì sera alla tradizionale cena nel giorno dell'udienza d'inizio anno con il Papa. In un breve saluto il porporato ha commentato il discorso pronunciato poche ore prima da Benedetto XVI, sottolineando, a quanto riferisce L'Osservatore Romano, come la Sede Apostolica miri "a promuovere il bene integrale, spirituale e materiale di ogni uomo". In particolare ha spiegato il Papa ha richiamato "il grave compito" dei governanti, "chiamati a essere autentici promotori della pace, soprattutto in quei contesti in cui ancora oggi il mondo è attraversato da drammatici conflitti". Bertone ha evidenziato che la "costruzione della pace passa per la tutela dei diritti umani fondamentali". Espressione, quest'ultima, oggi troppo spesso equivocata, laddove tali diritti "vengono confusi con una pretesa autoreferenzialità dell'uomo". Nella riflessione del Papa rientrano invece "preoccupazioni che vanno dalla necessità di adoperarsi in difesa della vita, a un retto agire economico, che non può essere teso esclusivamente al profitto, bensì a promuovere la dignità dell'uomo". Allo stesso modo, "è centrale il ruolo della famiglia con la sua missione educativa, come pure quello delle istituzioni scolastiche e accademiche, chiamate, tra l'altro, a formare i leader che in futuro guideranno le istituzioni pubbliche". Adoperarsi per la pace significa infine ha detto ancora il segretario di Stato "riconoscere il ruolo positivo della religione nella vita di ogni società, dove invece non di rado viene marginalizzata". Per questo ha concluso non si può "instaurare una pace davvero autentica laddove viene a mancare ogni riferimento a una verità oggettiva e trascendente".

TMNews