venerdì 11 gennaio 2013

Domenico Giani al Papa: con l'intera famiglia del Vaticano sentiamo di servire, ognuno per la propria competenza, come piccoli cirenei, Lei che porta sulle spalle il peso dell'umanità per il gravoso servizio che il Signore le ha affidato quale Supremo Pastore della Chiesa

Il comandante dei gendarmi Domenico Giani, all'inizio dell'udienza concessa alla Gendarmeria vaticana, ha rivolto al Papa "un grazie quanto mai sentito, perché nasce dalla consapevolezza del significato profondo del Suo gesto nei confronti di quelli che, talvolta, vengono definiti come 'Angeli custodi del Papa'. In realtà - ha aggiunto - è l'arcangelo Michele ad assistere noi e ad ispirare il nostro quotidiano servizio, nel richiamo alla dimensione di fede che costituisce la base e la linfa vitale della nostra opera". "Averci voluti oggi, tutti insieme, qui con Lei, è un segno che - se me lo consente Santità - ci inorgoglisce; noi, che ogni giorno siamo a contatto con il Suo supremo Ministero, nel nascondimento per la maggioranza di noi, ma nella gioia di poterlo servire", ha detto Giani. "Con l'intera famiglia del Vaticano, sentiamo di servire - ognuno per la propria competenza - come piccoli cirenei, Lei, Santo Padre, che porta sulle spalle il peso dell'umanità per il gravoso servizio che il Signore Le ha affidato quale Supremo Pastore della Chiesa", ha detto il comandante dei gendarmi. Giani ha ricordato che nel corso dell'anno passato "oltre 2 milioni e mezzo di fedeli" hanno visitato il Vaticano e "su tutti abbiamo vigilato". "E sebbene non siano mancate difficoltà, tutto è sempre stato accettato e vissuto nella fedeltà alla nostra missione a servizio del Successore dell'Apostolo Pietro", ha aggiunto Giani. "Siamo consapevoli della necessità di affinare sempre di più la nostra professionalità, fatta di competenza e di generosa dedizione, in collaborazione con la Guardia Svizzera Pontificia, con l'Ispettorato di Pubblica Sicurezza 'Vaticano' e con le altre Forze di sicurezza italiane. Siamo pronti ad affrontare il nostro compito con serenità, certi del grado di preparazione raggiunto, determinati nel seguire la strada della collaborazione sul piano internazionale con le altre Forze di sicurezza, orgogliosi della fiducia dei Superiori, forti della protezione di San Michele, e soprattutto felici di sapere che il Papa ci segue con paterna benevolenza, apprezza i nostri sforzi pur se limitati dalla fragilità umana e ci manifesta, anche con questo incontro, il Suo affetto".

TMNews

Indirizzo di saluto al Papa del dott. Domenico Giani, direttore della Direzione dei Servizi di sicurezza e Protezione civile dello Stato della Città del Vaticano