venerdì 11 gennaio 2013

Il Papa: stima, vivo incoraggiamento e profonda riconoscenza alla Gendarmeria vaticana. In ogni pellegrino o visitatore, sappiate vedere il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada; pertanto accoglietelo con gentilezza e aiutatelo, sentendolo parte della grande famiglia umana

Questa sera, nella Sala Clementina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Il Papa ha desiderato concedere questa udienza per manifestare al Corpo il suo incoraggiamento e la sua gratitudine dopo un periodo in cui ha dovuto rispondere a sfide particolarmente impegnative. "Sono molto lieto di accogliervi oggi nel Palazzo Apostolico e di dedicare questo momento a tutti voi, che quotidianamente siete al servizio del Successore di Pietro, offrendo con encomiabile disponibilità la vostra preziosa opera diurna e notturna nello Stato della Città del Vaticano", ha esordito nel suo discorso il Pontefice. Il Papa non ha mancato di rivolgere una "parola di apprezzamento" anche a padre Gioele Schiavella e a don Sergio Pellini "per il loro ministero in favore della crescita spirituale dell'intero Corpo della Gendarmeria". "Un saluto quanto mai affettuoso ad ognuno di voi, cari gendarmi!", ha quindi detto Benedetto XVI ai gendarmi. "Questa circostanza mi offre l'opportunità di esprimervi con intensità di sentimenti la mia stima, il mio vivo incoraggiamento e soprattutto la mia profonda riconoscenza per il generoso lavoro che svolgete con discrezione, competenza ed efficienza e non senza sacrificio. Quasi ogni giorno ho l'opportunità di incontrare qualcuno di voi nei vari posti di servizio e di constatare di persona la vostra professionalità nel collaborare a garantire la sorveglianza al Papa, come anche il necessario ordine e la sicurezza di quanti risiedono nello Stato o di coloro che prendono parte alle celebrazioni e agli incontri che si svolgono in Vaticano". Benedetto XVI non ha mancato di sottolineare che "il Corpo della Gendarmeria è chiamato a svolgere, fra i diversi compiti, quello di accogliere con cortesia e con gentilezza i pellegrini e i visitatori del Vaticano, che giungono da Roma dall'Italia e da ogni parte del mondo. Quest'opera di vigilanza e di controllo, che voi svolgete con diligenza e sollecitudine, è certamente considerevole e delicata: essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza e disponibilità all'ascolto". “In ogni pellegrino o visitatore, sappiate vedere il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada; pertanto accoglietelo con gentilezza e aiutatelo, sentendolo parte della grande famiglia umana”. Il Papa ha aggiunto: "La vostra attività sarà tanto più efficace per la Santa Sede e arricchente per voi, quanto più si potrà svolgere in un contesto di serenità e di armonia. A tale proposito, è necessario che i Gendarmi che garantiscono da lungo tempo il loro servizio in seno al Corpo e i responsabili del Comando, favoriscano sempre più rapporti di fiducia in grado di sostenere e di incoraggiare tutti i membri della Gendarmeria Vaticana, anche nei momenti difficili". L’auspicio di Benedetto XVI è che la loro peculiare presenza nel cuore della cristianità, dove giungono folle di fedeli per incontrare il Successore di Pietro e per visitare le tombe degli Apostoli, susciti sempre più in ciascuno di loro “il proposito di intensificare la dimensione spirituale della vita, come pure l’impegno ad approfondire la vostra fede cristiana”, testimoniandola in ogni ambiente con una coerente condotta di vita. A tale scopo è di aiuto l’Anno della fede: “Esso costituisce un’occasione privilegiata per riscoprire quanta gioia c’è nel credere e nel comunicare agli altri che l’incontro salvifico e liberante con Dio realizza le aspirazioni più profonde dell’uomo, i suoi aneliti di pace, di fraternità, di amore”. Come Maria, “custodiamo nel cuore le grandi cose che Dio compie ogni giorno nella storia” - è l’invito del Papa - per poter “riconoscere, nella trama della vita quotidiana, l’intervento costante della divina Provvidenza, che tutto guida con saggezza e amore”. Benedetto XVI prega perché il Signore “vi aiuti – dice al Corpo della Gendarmeria e ai Vigili del Fuoco – a svolgere la vostra professione, fedeli sempre a quegli ideali che essa richiede. Più sono saldi i principi morali che vi ispirano – conclude – più autorevoli saranno i vostri interventi”.

TMNews, Radio Vaticana

UDIENZA AL CORPO DELLA GENDARMERIA DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO - il testo integrale del discorso del Papa