Un’Udienza generale scandita continuamente dagli applausi,
dall’inizio, quando il Papa, prima di cominciare la catechesi, ha voluto
spiegare direttamente ai fedeli le motivazioni della scelta di rinuncia al suo
ministero, fino ai tradizionali saluti ai fedeli in lingua italiana che, come
di consueto, scandiscono l’appuntamento del mercoledì. Al lungo applauso con cui
gli italiani hanno salutato il “loro” Papa, Benedetto XVI ha risposto
ringraziando, a braccio: “Grazie per il dono di alcuni canti a me
particolarmente cari”, ha detto con accento commosso, mentre un gruppo di
ragazzi, provenienti da diverse scuole, intonavano dei canti mariani.
Ricordando, infine, la festa liturgica dei Santi Cirillo e Metodio, “apostoli e
primi diffusori della fede tra i popoli slavi”, che si celebrerà domani, il Papa
ha detto ai giovani: “La loro testimonianza vi aiuti ad essere anche voi
apostoli del Vangelo, fermento di autentico rinnovamento nella vita personale e
sociale”.
SIR
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