Canizares, d'altronde, è vicinissimo a Papa Benedetto XVI, ma anche alla vicepremier di Zapatero Maria Teresa Fernandez de la Vega. De la Vega, nota per essere dietro molte delle riforme sociali e del diritto civile nell''era Zapatero', lo è meno per il suo ottimo rapporto con Canizares. Pragmaticamente, i due trovarono alcuni anni fa un accordo sul finanziamento della Conferenza episcopale spagnola (Cee) grazie al quale a vario titolo entrano nelle sue casse ogni anno circa 5 miliardi di euro: con buona pace delle diversità ideologiche o 'morali' sbandierate sui media. Ma non basta: Canizares è anche d'accordo col governo (e col Vaticano) sulla necessità di porre fine all'incontinenza verbale del conduttore della radio dei vescovi spagnoli, la Cope: Federico Jimenez Losantos, accecato dalla sua ira contro Zapatero, ha già totalizzato varie centinaia di migliaia di euro di multe in condanne penali per diffamazioni contro membri della destra moderata e di partiti catalani ed è giunto nel 2007 fino ad auspicare l'abdicazione del re Juan Carlos, per non essersi opposto alle leggi di Zapatero. Un episodio che fece saltare gli allarmi nelle stanze vaticane, preoccupate per l'eccesso di estremismo del conduttore, il cui contratto è però blindato per volontà del presidente della Cee, l'ultraconservatore Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid.
Proprio oggi il Papa ha nominato mons. Carlos Osoro Sierra nuovo vescovo di Valencia, in Spagna, dove nel luglio di due anni fa lo stesso Benedetto XVI partecipò al V Incontro Mondiale delle Famiglie. Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi spagnola presentata dal card. Agustin Garcia-Gasco Vicente, esponente conservatore dell'episcopato spagnolo, che va in pensione per raggiunti limiti di età.