lunedì 12 gennaio 2009
Inizia oggi il Tempo ordinario dell'Anno liturgico. Il Papa: ci invita a vivere in quotidiana amicizia con Gesù
La Chiesa entra oggi nel Tempo ordinario. Dopo la celebrazione del Natale i cristiani sono chiamati a far entrare nella vita ordinaria lo straordinario mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio. Madre Teresa di Calcutta diceva che la santità è vivere le piccole cose ordinarie di tutti i giorni con straordinario amore. Benedetto XVI così spiega la particolarità del Tempo ordinario dell'Anno liturgico: “La bellezza di questo tempo sta nel fatto che ci invita a vivere la nostra vita ordinaria come un itinerario di santità, e cioè di fede e di amicizia con Gesù, continuamente scoperto e riscoperto quale Maestro e Signore, Via, Verità e Vita dell'uomo” (Angelus, 15 gennaio 2006). Nel Vangelo odierno c’è l’esortazione di Gesù: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». San Francesco d’Assisi affermava che nella fede siamo sempre tutti principianti perché ogni giorno bisogna ricominciare da capo e dire sì a Cristo: è riscoprire tutti i giorni la gioia di cercarlo e di trovarlo: “La gioia più vera, infatti, sta nel rapporto con Lui incontrato, seguito, conosciuto, amato, grazie ad una continua tensione della mente e del cuore. Essere discepolo di Cristo: questo basta al cristiano. L'amicizia col Maestro assicura all'anima pace profonda e serenità anche nei momenti bui e nelle prove più ardue. Quando la fede si imbatte in notti oscure, nelle quali non si ‘sente’ e non si ‘vede’ più la presenza di Dio, l'amicizia di Gesù garantisce che in realtà nulla può mai separarci dal suo amore (cfr Rm 8, 39)” (Angelus, 15 gennaio 2006). Il Tempo ordinario ci invita così a riprendere, all'inizio di un nuovo anno, un cammino di fede mai concluso nella ricerca di Cristo, sorgente inesauribile di verità e di vita: “Per il credente è sempre un'incessante ricerca e una nuova scoperta, perché Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre, ma noi, il mondo, la storia, non siamo mai gli stessi, ed Egli ci viene incontro per donarci la sua comunione e la pienezza della vita. Chiediamo alla Vergine Maria di aiutarci a seguire Gesù, gustando ogni giorno la gioia di penetrare sempre più nel suo mistero” (Angelus, 15 gennaio 2006).