Il tema della sua riflessione prima della preghiera mariana è stato focalizzato dalla Conversione di san Paolo, la cui memoria viene celebrata oggi dalla Chiesa. "Per la verità – ha detto il Papa - nel caso di Paolo, alcuni preferiscono non usare questo termine, perché – dicono - egli era già credente, anzi ebreo fervente, e perciò non passò dalla non-fede alla fede, dagli idoli a Dio, né dovette abbandonare la fede ebraica per aderire a Cristo. In realtà, l’esperienza dell’Apostolo può essere modello di ogni autentica conversione cristiana”. La conversione di Paolo, ha continuato il Papa, “maturò nell’incontro col Cristo risorto; fu questo incontro a cambiargli radicalmente l’esistenza. Sulla via di Damasco accadde per lui quello che Gesù chiede nel Vangelo di oggi: Saulo si è convertito perché, grazie alla luce divina, "ha creduto nel Vangelo". In questo consiste la sua e la nostra conversione: nel credere in Gesù morto e risorto e nell’aprirsi all’illuminazione della sua grazia divina. In quel momento Saulo comprese che la sua salvezza non dipendeva dalle opere buone compiute secondo la legge, ma dal fatto che Gesù era morto anche per lui – il persecutore – ed era risorto”.
Per ogni cristiano, il battesimo è il segno della conversione. “Convertirsi – ha precisato il pontefice - significa, anche per ciascuno di noi, credere che Gesù ‘ha dato se stesso per me’, morendo sulla croce (cfr Gal 2,20) e, risorto, vive con me e in me. Affidandomi alla potenza del suo perdono, lasciandomi prendere per mano da Lui, posso uscire dalle sabbie mobili dell’orgoglio e del peccato, della menzogna e della tristezza, dell’egoismo e di ogni falsa sicurezza, per conoscere e vivere la ricchezza del suo amore”. "Noi cristiani non abbiamo ancora conseguito la meta della piena unità, ma se ci lasciamo continuamente convertire dal Signore Gesu', vi giungeremo sicuramente". Benedetto XVI ha commentato poi la conclusione della Settimana per l'Unità dei Cristiani alla folla, di circa 30 mila fedeli, presente in Piazza San Pietro. "Cari amici - ha detto il Papa - l'invito alla conversione, avvalorato dalla testimonianza di san Paolo, risuona oggi, a conclusione della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, particolarmente importante anche sul piano ecumenico. L'Apostolo ci indica l'atteggiamento spirituale adeguato per poter progredire nella via della comunione". In proposito, il Pontefice ha citato la lettera ai Filippesi, nella quale San Paolo ammette: "non ho certo raggiunto la meta , non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perchè anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesù". "La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa una e santa, ci ottenga - ha pregato ad alta voce il Pontefice - il dono di una vera conversione, perche' quanto prima si realizzi l'anelito di Cristo: 'Ut unum sint'. A Lei - ha concluso - affidiamo l'incontro di preghiera che presiedero' questo pomeriggio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, ed a cui parteciperanno, come ogni anno, i rappresentanti delle Chiese e Comunita' ecclesiali presenti a Roma". Benedetto XVI ha fatto gli auguri del nuovo anno cinese a tutti i popoli dell’Asia orientale, che seguono il calendario lunare è che da domani celebrano l’Anno del Bue. Parlando alla fine della preghiera dell’Angelus con i fedeli in Piazza San Pietro, il Papa ha detto: "I popoli di vari Paesi dell’Asia Orientale si preparano a celebrare il capodanno lunare. Auguro a loro di vivere questa festa nella gioia. La gioia è l’espressione dell’essere in armonia con se stessi: e ciò può derivare solo dall’essere in armonia con Dio e con la sua creazione. Che la gioia sia sempre viva nel cuore di tutti i cittadini di quelle Nazioni, a me tanto care, e si irradi sul mondo!”. Fra i Paesi che seguono questo calendario vi sono la Cina, Giappone, Taiwan, Hong Kong, Singapore, le Coree, il Vietnam e tutti i Paesi dove vi sono importanti comunità cinesi come l’Indonesia, la Malaysia, le Filippine. In lingua inglese, Benedetto XVI ha anche parlato del canale tv aperto dal Vaticano sul sito YouTube. "Il Vaticano - ha detto - ha promosso una nuova iniziativa relativa alle informazioni e alle news sulla Santa Sede per essere accessibile sul World Wide Web. E' mia speranza che questa iniziativa arricchirà un ampio raggio di persone, compresi coloro che devono ancora trovare una risposta al loro fervente anelito spirituale attraverso la conoscenza e l'amore di Gesù Cristo la cui Buona novella la Chiesa porta fino ai confini della terra". "Vorrei anche fare menzione - ha aggiunto - del messaggio di quest'anno per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni che è stata celebrata alla vigilia della Festa di San Francesco Di Sales, santo patrono dei giornalisti".