lunedì 19 gennaio 2009

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il card. Kasper: nonostante le difficoltà l'ecumenismo di Benedetto XVI è largamente positivo

E' largamente positivo il bilancio di Benedetto XVI in campo ecumenico. Lo afferma ai microfoni di Radio Vaticana il card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unita' dei Cristiani. "Non ci sono - sottolinea il porporato tedesco - soltanto difficoltà: ci sono anche molti successi. L'anno scorso abbiamo compiuto buoni passi in avanti con le Chiese ortodosse; il Patriarca Ecumenico (Bartolomeo I, nella foto con Benedetto XVI) è venuto a Roma tre volte: non era mai accaduto nella storia! Ha parlato al Sinodo dei Vescovi, ed anche questo è stato un evento storico. Sono venuti due Patriarchi armeni e ci sono stati anche molti altri incontri positivi con gli ortodossi. C'è stata, inoltre, la nostra partecipazione ai funerali del Patriarca Alessio II: siamo stati accolti con grande amicizia e gentilezza a Mosca. Ma pure con le Chiese e le comunita' ecclesiali della Riforma abbiamo compiuto dei progressi, abbiamo raccolto i frutti di un dialogo di più di 40 anni con gli anglicani, i luterani, i riformati, i metodisti". Nelle diverse occasioni, spiega Kasper, "abbiamo mostrato i progressi fatti, quanti sospetti e quanti pregiudizi sono stati superati. E' stato veramente incoraggiante. Ma abbiamo anche identificato le difficoltà, le differenze profonde che ancora esistono. Identificare un problema è già metà della soluzione e per questo possiamo ora proseguire con i nostri partner per risolvere anche i problemi che sono ancora aperti. Io sono un uomo di fiducia e di speranza e penso che non dobbiamo lasciarci scoraggiare dalle difficoltà: le difficolta' sono una sfida a risolverle". Nell'intervista, il capodicastero commenta positivamente l'annuncio dato da Benedetto XVI che il 25 gennaio presiederà la chiusura della Settimana di preghiera nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. "E' molto significativa - dice il card. Kasper - questa celebrazione della preghiera per l'unità dei cristiani in questo Anno Paolino, perchè San Paolo parla molto dell'unita' della Chiesa come Corpo mistico, e dice anche che lo Spirito Santo e Gesù stesso sono il centro, il vero promotore di questa unita' e percio' l'insegnamento di San Paolo e' importante per l'ecumenismo. San Paolo e le Lettere di San Paolo sono una base comune, soprattutto con le Chiese protestanti che puntano molto sulla dottrina di San Paolo. Per questo - conclude il porporato - quest'anno abbiamo una motivazione particolare per pregare e lavorare per l'unità".