lunedì 9 febbraio 2009
La conferma del rabbino Rosen: l'incontro ebraico-cattolico in Vaticano si terrà a marzo
L'incontro interreligioso ebraico-cattolico in programma per i primi di marzo a Roma e messo in discussione dopo le dichiarazioni negazioniste del vescovo lefebvriano Richard Williamson, si fara', anche se forse con qualche giorno di ritardo. Lo ha assicurato alla stampa il rabbino David Rosen (nella foto con Benedetto XVI), Presidente del Comitato ebraico per il dialogo interreligioso, che fa parte della delegazione ebraica che partecipa all'incontro. Rosen ha confermato che il summit si terrà ma ''probabilmente non agli inizi di marzo, come previsto originariamente: dovrebbe slittare di qualche giorno''. Secondo Rosen, il colloquio telefonico tra Benedetto XVI e il cancelliere tedesco Angela Merkel, in cui il Papa ha nuovamente condannato la Shoah, ''e' molto positivo'' anche per i rapporti con gli ebrei, divenuti molto tesi in conseguenza della riabilitazione di Williamson. ''Mi rallegro della conversazione tra Ratzinger e Merkel - ha affermato Rosen -, anche se però voglio precisare che da noi non era richiesta''. ''Ci riteniamo già soddisfatti - ha spiegato il rabbino - da quanto affermato dalla Santa Sede con una nota ufficiale mercoledì scorso in cui è stata richiesta la ritrattazione di Williamson ed è stato specificato che il Papa non era a conoscenza delle sue posizioni''. ''Dopo quella nota - ha aggiunto - per noi la questione è da ritenersi risolta''. Infine, in merito al viaggio che Benedetto XVI dovrebbe compiere a maggio in Israele, notizia emersa da indiscrezioni di stampa e non ancora annunciata ufficialmente, Rosen ha sottolineato che ''stiamo lavorando affinchè avvenga, soprattutto adesso''.