lunedì 9 febbraio 2009
Revoca della scomunica ai lefebvriani. Il tardivo e patetico appello di mons. Zollitsch: restiamo uniti accanto a Benedetto XVI
Il Presidente dei vescovi tedeschi, mons. Robert Zollitsch, esorta ad ''evitare una divisione all'interno della comunità cattolica'' tedesca, lacerata in queste settimane dalla revoca della scomunica al vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson, e l'invita a stringersi attorno al Pontefice. In un articolo pubblicato sul sito della Conferenza Episcopale Tedesca, ripreso dall'edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung, l'arcivescovo difende Benedetto XVI dalle accuse di conservatorismo. ''In particolare sul Papa e non su altri, grava la responsabilita' di prendere decisioni per tutta la Chiesa mondiale”, tra cui l'impegno di ''mantenere vivi i grandi temi del Concilio Vaticano II''. ''Egli non e' assente e lontano dalla storia o dalle persone ne' difende ad ogni costo una dottrina rigida'', ma al contrario il Papa ''vuole continuità e investe acume ed energia per fare in modo che la Chiesa pre e post-conciliare sia una unica chiesa, quella di Gesù Cristo''. ''Ciò che è successo - prosegue il presule - ha dato l'impressione che la Chiesa si sia ''precipitosamente impegnata a riavvicinarsi a persone piuttosto ambigue'', dando l'idea di un ''ritorno al passato''. ''Questo - conclude il presidente dei vescovi tedeschi - addolora tutti coloro che si sentono legati alla Chiesa e apprezzano la forza della fede cristiana''.