giovedì 19 marzo 2009

L'incontro con la Comunità islamica del Camerun. Il Papa: una fede purificata dalla ragione rifiuta la violenza e le forme di totalitarismo

I leader musulmani del Camerun hanno accolto Papa Benedetto XVI con "affetto", dicendo al Pontefice "non sei solo". E' stato Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, a riferire alla stampa dell'incontro svoltosi questa mattina alla Nunziatura apostolica di Yaoundè con 22 rappresentanti della comunità islamica, in un'atmosfera "cordiale e amichevole".A guidarli c'era Amadou Bello, presidente dell'ACIC, Association Culturelle Islamique du Cameroun.
Il compito più ''urgente'' delle religioni nel mondo contemporaneo è quello di ''rendere manifesto il vasto potenziale della ragione umana''. Nel suo discorso, Papa Ratzinger ha ribadito la propria concezione fondamentale per la quale fede e ragione non sono in contrasto ma anzi ''si sostengono a vicenda, dal momento che la religione è purificata e strutturata dalla ragione e il pieno potenziale della ragione viene liberato mediante la rivelazione e la fede''. ''Credere in Dio - ha affermato il Pontefice -, lungi dal pregiudicare la nostra capacità di comprendere noi stessi e il mondo, la dilata. Lungi dal metterci contro il mondo, ci impegna per esso. Siamo chiamati ad aiutare gli altri nello scoprire le tracce discrete e la presenza misteriosa di Dio nel mondo, che Egli ha creato in modo meraviglioso e sostiene con il suo ineffabile amore che abbraccia tutto''. Se gli uomini e le donne ''consentono all'ordine magnifico del mondo e allo splendore della dignità umana di illuminare la loro mente - ha proseguito ancora Benedetto XVI -, essi possono scoprire che ciò che è 'ragionevole' va ben oltre ciò che la matematica può calcolare, la logica può dedurre e gli esperimenti scientifici possono dimostrare; il 'ragionevole' include anche la bontà e l'intrinseca attrattiva di un vivere onesto e secondo l'etica, manifestato a noi mediante lo stesso linguaggio della creazione''. Per Benedetto XVI, una ''religione genuina'' ''rifiuta tutte le forme di violenza e di totalitarismo''. Per il Pontefice, la religione, rettamente intesa, non rifiuta la ragione ma anzi collabora con essa e ''allarga l'orizzonte della comprensione umana e sta alla base di ogni autentica cultura umana''. ''Essa - ha proseguito - rifiuta tutte le forme di violenza e di totalitarismo: non solo per principi di fede, ma anche in base alla retta ragione''. Papa Ratzinger ha avuto parole di lode per i rapporti tra le due religioni in Camerun: cristiani e musulmani, ha detto, ''offrono testimonianza dei valori fondamentali della famiglia, della responsabilità sociale, dell'obbedienza alla legge di Dio, e dell'amore verso i malati e i sofferenti''.