mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo. Benedetto XVI: appena possibile verrò a trovarvi. Condivido la vostra pena e le vostre preoccupazioni e prego per tutti

Papa Benedetto XVI potrebbe recarsi presto in visita ai terremotati in Abruzzo. ''Carissimi, appena possibile spero di venire a trovarvi'', ha annunciato oggi il Pontefice, durante i saluti ai pellegrini in lingua italiana al termine dell'Udienza generale in Piazza San Pietro. Papa Ratzinger ha rinnovato la propria ''vicinanza spirituale alla cara comunità de L'Aquila e degli altri paesi, duramente colpiti dal violento fenomeno sismico dei giorni scorsi, che ha provocato numerose vittime, tanti feriti e ingenti danni materiali''. Il Pontefice ha anche lodato la ''sollecitudine con cui Autorità, forze dell'ordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo questi nostri fratelli'', dimostrando ''quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così dolorose''. ''Ancora una volta desidero dire a quelle care popolazioni che il Papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni'', ha proseguito il Pontefice, concludendo: ''Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della speranza cristiana''.
La visita di Papa Benedetto XVI alle aree colpite dal terremoto avverrà presto ma ''non è imminente''. Lo ha confermato la Sala Stampa vaticana in seguito all'annuncio di Papa Benedetto XVI. ''Saranno tempi bevi ma non imminenti, non è stata ancora fissata una data'', ha precisato il direttore della Sala stampa, padre Federico Lombardi. Sulla data della visita del Pontefice ai terremotati, padre Lombardi ha ribadito che "sicuramente non andrà prima di Pasqua, e nei prossimi giorni si verificherà la disponibilità anche in accordo con le autorità italiane e la Protezione civile". "Il Papa potrebbe arrivare già nella prima metà della settimana prossima, fra lunedì e mercoledì, tuttavia bisogna vedere come sarà la situazione, la preoccupazione è quella di non creare intralcio" ha detto don Claudio Tracanna, portavoce dell'arcidiocesi dell'Aquila. È probabile che fra i fattori che hanno indotto a una maggiore prudenza ci sia il succedersi nel corso della notte di altre scosse di intensità medio-alta e la situazione ancora complessa dei soccorsi.