domenica 10 maggio 2009

Il rabbino Rosen: il viaggio del Papa un grande progresso nel rapporto tra cattolici e ebrei. La maggioranza degli israeliani emozionati e felici

Il viaggio di Benedetto XVI in Israele, che comincerà domani, rappresenterà "un grande progresso" nei rapporti tra cattolici ed ebrei: lo ha detto il rabbino David Rosen, presidente del Comitato ebraico internazionale per le relazioni interreligiose, in una intervista alla Radio Vaticana registrata alla vigilia della partenza del Pontefice da Amman per Tel Aviv. Era questo - ha riferito Rosen all'emittente della Santa Sede - il desiderio espresso dallo stesso Papa nel loro ultimo incontro, insieme a quello di favorire il processo di pace in Medio Oriente. "Anche io spero che questo accada: sarà un po' più difficile - ha osservato Rosen - far progredire il processo di pace, perché non credo che dipenda soltanto da Benedetto XVI". "Ma per quanto riguarda i rapporti tra cattolici ed ebrei, non c'é alcun dubbio che la sua visita potrà rappresentare un grande progresso sulla via dei cambiamenti storici che sono già avvenuti negli ultimi 50 anni". "Il Papa è una figura mondiale, e la sua visita è un evento d’importanza enorme ed io credo che la grande maggioranza di israeliani siano molto emozionati e molto felici e che abbiano grandi aspettative per quanto riguarda la sua visita". Il rabbino ha poi sottolineato la complessità della società israeliana ricordando il detto "dove ci sono due ebrei ci sono tre opinioni", ma ha anche affermato che nessuno, a suo giudizio, è "ostile" alla visita anche se alcune comunità ultraortodosse - ha concluso - tenderanno a sminuirne il significato.