Per questo, la convocazione dell'Anno è intesa anche come esortazione ai sacerdoti santi a portare avanti la propria missione pur nelle difficili condizioni odierne. Per “affrontare le sfide del mondo e proporsi come testimone credibile del Vangelo”, ha rilevato Hummes, “è sempre necessario che ogni sacerdote possa continuamente vivere l’incontro personale con Gesù Cristo, nella Parola di Dio e nell’Eucarestia”. “Per ottenere questa grazia, è sempre necessario pregare per i sacerdoti e con i sacerdoti”. Altrettanto necessario, ha aggiunto, è “approfondire l’identità sacerdotale, che non è quella dei laici”. I laici, infatti, “sono importantissimi, ma non possono sostituirsi ai sacerdoti”. Secondo il porporato, “nella stragrande maggioranza i sacerdoti sono contenti della loro vita. Ma non manca chi vive difficoltà”. “È importante che i sacerdoti vivano gioiosamente il proprio ministero – ha constatato –. Quando i sacerdoti sono felici, tutta la comunità lo avverte e anche le vocazioni possono fiorire più facilmente”. Allo stesso modo, ha ricordato che la preoccupazione per il proprio clero deve essere “una priorità assoluta di un Vescovo”, “perché un Vescovo senza i suoi sacerdoti non può far molto, è come un uomo senza arti”. “La Chiesa cammina con i piedi dei sacerdoti. Sono loro in prima linea. Se si fermano, la Chiesa rallenta drammaticamente. Se sono debilitati spiritualmente, la Chiesa si indebolisce. Per questo tra Vescovi e clero deve esservi una comunione affettiva ed effettiva”. Quanto ai laici, “devono aiutare i propri sacerdoti umanamente e spiritualmente. Devono confortarli con la loro stima, con il loro affetto, con la loro considerazione” e “devono pregare per i propri sacerdoti, per la loro santificazione”. La preghiera è importante “anche per suscitare nuove vocazioni”, ha concluso il card. Hummes, “perché se in una parrocchia c’è un prete felice, allora i giovani vedono in lui un modello e la chiamata del Signore trova così un terreno più fertile per essere accolta”.
Zenit
«Nell’Anno sacerdotale i preti tornino missionari» - il testo integrale dell'intervista