mercoledì 8 luglio 2009

'Caritas in veritate'. I commenti e le riflessioni sull'Enciclica di Benedetto XVI degli episcopati europei

Vescovi belgi: uno sguardo lucido sulla società attuale
“Verità e Amore sono al centro del testo pontificio. E’ la verità che permette di posare uno sguardo lucido sulla società odierna ed è l’amore che spinge ad agire”. Dall’ufficio stampa dei vescovi del Belgio giunge un primo commento alla “Caritas in veritate”, l’Enciclica sociale di Benedetto XVI. “In questa prima enciclica del XXI secolo, il Papa chiede una nuova riflessione sul senso dell’economia, delle sue finalità, una revisione etica del modello di sviluppo, e ricorda agli uomini che una economia mondializzata che si sviluppa al di fuori di valori morali, è destinata all’impasse”. “Senza cadere nel gioco della politica partigiana – affermano i vescovi del Belgio – la Chiesa non aspira a servire il capitalismo selvaggio, non propone soluzioni tecniche e non vuole entrare nelle decisioni degli Stati, ma ha una missione di verità da compiere a favore di una società a misura d’uomo, della sua dignità. Non esiste sviluppo pieno e bene comune universale senza il bene spirituale e morale delle persone considerate nella loro integrità di anima e corpo”.

Vescovi olandesi: denuncia puntuale dell'attuale sistema economico
“In questo momento di crisi finanziaria e di declino socio-economico, la "Caritas in veritate" non è solo attuale, ma compie anche una analisi puntuale e di sostanziale importanza”: con queste parole mons. Adrianus van Luyn, presidente della Conferenza Episcopale olandese, comunica la soddisfatta reazione dei vescovi olandesi alla nuova Enciclica di Benedetto XVI. “Il dialogo con le parti sociali: la società nel complesso, i politici, i datori di lavoro e i lavoratori è uno degli argomenti che, sullo spunto di quanto affermato nell’Enciclica, verrà affrontato dai vescovi nella riunione della Conferenza Episcopale, a settembre”, prosegue van Luyn che parla anche di una traduzione in lingua nederlandese per il prossimo mese. “Gli abusi e gli eccessi del sistema economico attuale che il Papa denuncia sono i principali ostacoli che si frappongono alla realizzazione di una giustizia sociale globale” continua van Lyun e ricorda che Benedetto XVI interviene con decisione“fornendo importanti linee guida sia per la sfera privata che per quella pubblica con la sua richiesta di riallineamento globale dei sistemi economici”. “L’Enciclica è importante anche per l’attenzione ai Paesi poveri che subiscono i disastrosi effetti della crisi globale e in questo ambito riafferma i principi della sussidiarietà e della solidarietà come condizioni fondamentali della dottrina sociale della Chiesa”.

Vescovi inglesi: si inserisce con fermezza nella dottrina sociale della Chiesa
“Una applicazione potente e completa della visione della fede cristiana per i problemi complessi dello sviluppo umano”. E’ la definizione che mons. Vincent Nichols, Primate cattolico di Inghilterra e Galles, dà alla “Caritas in veritate”. “La nostra speranza – dichiara il Primate in una nota - è che venga letta da molti. L’Enciclica merita uno studio accurato. Essa si inserisce con fermezza nella tradizione dell’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa e soprattutto nella tradizione dell’umanesimo cristiano espresso così chiaramente da Paolo VI nella "Populorum progressio"”. “Il Papa – si legge nel comunicato - sostiene che la carità è al centro dell’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa dove ogni responsabilità e ogni impegno illustrati da questa derivano dall’amore”. Mons. Vincent Nichols, ha poi annunciato che il prossimo 21 ottobre, i vescovi inglesi hanno organizzato una giornata nella City londinese dedicata alla “Caritas in veritate” e più in particolare all’insegnamento sociale della Chiesa e l’economia di mercato.

Vescovi portoghesi: un arazzo intessuto di fili di carità e verità
“Un trattato sulla crescita morale di ciascun individuo e sullo sviluppo in senso cristiano dell’intera umanità. Dinanzi ad essa ci sentiamo come di fronte ad un bellissimo arazzo intessuto con fili di carità e di verità”. E’ il commento alla “Caritas in veritate”, del presidente della Commissione episcopale portoghese della pastorale sociale, mons. Carlos Azevedo. Il vescovo ausiliare di Lisbona ha sottolineato che “questa enciclica di Benedetto XVI è uno dei documenti più profondi e completi di dottrina sociale della Chiesa mai pubblicati fino ad oggi. Riflettendo sullo sviluppo globale, tocca vastissimi aspetti e problematiche sociali: la riforma agraria, l’ecologia, i sindacati, la società civile, la sicurezza, il terrorismo, la previdenza sociale, la mobilità lavorativa, la ricerca scientifica, il terrorismo, il rispetto per la vita umana, con un’interdisciplinarietà propria di chi affronta e guarda allo sviluppo con una sapiente ampiezza di prospettive”. “Si tratta di una "Populorum Progressio" adattata a tempi odierni che apre una nuova fase nella Dottrina Sociale della Chiesa e che costituirà un punto di partenza per l’analisi del futuro dell’umanità”. Per mons. Azevedo “i problemi della società contemporanea esigono atteggiamenti nuovi, diversi modelli di sviluppo e di stile di vita. Benedetto XVI ci insegna che il mondo ha bisogno di un profondo rinnovamento culturale”.

SIR