mercoledì 8 luglio 2009

Il Papa: dal G8 decisioni utili per il bene dei Paesi più poveri. L'incontro con le first ladies: cerchiamo di aiutare il continente africano

Al termine dell'Udienza generale di questa mattina nell'Aula Paolo VI, Benedetto XVI ha invitato a pregare per i Capi di Stato e di Governo riuniti a L'Aquila per il G8, "affinchè scaturiscano decisioni e orientamenti utili al bene autentico di tutti i popoli e in particolare di quelli più poveri". "Affidiamo - ha esortato i fedeli - questa intenzione alla materna protezione di Maria".
Il Papa ha espresso l'auspicio che si possa "aiutare l'Africa" nell'incontro avuto in Vaticano con alcune first ladies del G8, tutte vestite in tailleur nero e col velo sul capo. Il gruppo è stato ricevuto a conclusione in una saletta accanto all'Aula Nervi. "Cerchiamo di aiutare questo grande continente", ha detto il Papa in riferimento all'Africa, a quanto registrato dalle telecamere presenti. "Che Dio benedica tutto il continente", ha affermato rivolgendosi alla moglie del premier indiano Singh. Erano presenti anche la moglie del presidente messicano Calderon, Nonpumelelo Ntuli, la prima moglie del presidente sudafricano Zuma, Sizakele Khumalo, la moglie del premier indiano Singh, Gursharan Kaur, e la moglie del primo ministro svedese Reinfeldt, Filippa Holmberg. C'erano, poi, la moglie del presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso, Margarida Sousa Uva, alla quale Papa Ratzinger ha esclamato "Lo conosco bene!", e la presidente dell'Ifad (International fund for agricultural development), Josette Sheeran. Il Papa si è soffermato a parlare anche con le ministre Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini. Con quest'ultima, Benedetto XVI ha ricordato il periodo delle contestazioni studentesche alle riforma della scuola. "Adesso è un po' più facile...", ha commentato il Papa.

Agi, Apcom