sabato 17 ottobre 2009

Il card. Agré: l'appello del Sinodo a cancellare il debito estero all'Africa. Un'atto di giustizia, non di carità, perchè abbiamo veramente pagato

Il Sinodo dei vescovi per l'Africa dovrebbe chiedere di annullare il debito estero dell’Africa. Debito che andrebbe cancellato interamente, e non solo ricalcolato senza interessi. La proposta viene dal card. Bernard Agré, arcivescovo emerito di Abidjan, in Costa d’Avorio, secondo il quale sopprimere il debito, "puramente e semplicemente", "non è più un atto di carità, ma di giustizia". L’assemblea dei vescovi in corso, ha affermato il porporato in un’intervista rilasciata ieri a Radio Vaticana, "dovrebbe considerare questo problema dell’annullamento dei debiti che incidono in modo troppo pesante su alcuni popoli. Sono debiti così grossi, che mai i popoli saranno in grado di pagare. È un modo per dire: 'Voi non avete il denaro per pagare? Allora, date il petrolio, tutto quello che avete, le ricchezze naturali'". Secondo il cardinale ivoriano, in pratica ci si trova così di fronte a "un contratto ingiusto: si può dire – ha spiegato – che questi Paesi sono diventati prigionieri del denaro. È una sorta di schiavitù moderna. Secondo quanto affermano gli economisti, l’Africa per un dollaro ricevuto ne deve restituire otto". La cancellazione, dunque, "è una giustizia, non un atto di carità, perché veramente abbiamo pagato. Ad esempio – ha concluso il cardinale – in Costa d’Avorio per questo debito, ogni anno dobbiamo pagare, pagare e pagare. Il debito riguarda almeno il quaranta per cento del budget. Non c’è più denaro, e quindi non ci sono più fondi per l’educazione, per la sanità e per lo sviluppo: hanno ammazzato il Paese, con i debiti. Bisogna fermare questo: è troppo".

Avvenire