sabato 24 ottobre 2009

Mons. Pozzo: il sondaggio sulla Messa in latino notevole e incoraggiante. Dal 'Summorum Pontificum' benefici spirituali e vocazionali

I risultati del sondaggio Doxa commissionato dal blog Messainlatino.it per il quale più di metà dei cattolici italiani sono favorevoli alle celebrazioni con l'antico messale accanto a quelle ordinarie con il nuovo, come previsto dal Motu Proprio ''Summorum Pontificum'' di Benedetto XVI, ''sono dati davvero notevoli ed incoraggianti, specie quell'assoluta maggioranza dei cattolici osservanti che, almeno secondo il sondaggio, ritiene del tutto normale la coesistenza nelle parrocchie delle due forme della Messa''. Lo afferma mons. Guido Pozzo (foto), segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, dicastero al quale sono affidati la sorveglianza sull'applicazione del documento pontificio e il dialogo in corso con i lefebvriani. ''Mi consta - dice il prelato in un'intervista al sito Messainlatino.it - che una copia del sondaggio sia pervenuta anche al Santo Padre''. ''Il Motu Proprio - ricorda mons. Pozzo - è rivolto a tutti i fedeli cattolici che desiderano la forma straordinaria della Liturgia Romana e non soltanto a coloro che, prima della sua promulgazione, fossero legati all'antica forma del rito romano. Se certamente esso vuol venire incontro a questi ultimi e sanare antiche ferite, scopo del documento è anche quello di consentire la diffusione della forma straordinaria, a beneficio di chi ancora non la conoscesse (poichè troppo giovane per averla praticata), o ritrovasse con gioia la Messa della sua gioventù''. ''La sempre maggior diffusione di questo tesoro liturgico, patrimonio della Chiesa, può portare - conclude l'alto dignitario vaticano - molti benefici spirituali e vocazionali, anche attraverso il mutuo arricchimento tra le due forme del rito romano''.

Agi