giovedì 10 dicembre 2009

Anno Sacerdotale. Il card. Hummes: senza il cibo essenziale della preghiera il prete non ha la forza per seguire il Maestro e il gregge si disperde

“Veramente, senza il cibo essenziale della preghiera, il presbitero si ammala, il discepolo non trova la forza per seguire il Maestro, e così muore per denutrizione. In conseguenza, il suo gregge si disperde e, a sua volta, muore”: è quanto scrive il card. Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero, in una Lettera scritta ai presbiteri in occasione dell'Anno Sacerdotale. Quando la preghiera viene meno – afferma il porporato – “la fede si indebolisce e il ministero perde contenuto e senso. La conseguenza esistenziale per il presbitero sarà avere meno gioia e meno felicità nel ministero di ogni giorno. È come se, sulla strada della sequela di Gesù, il presbitero, che cammina insieme a tanti altri, cominciasse ad arretrarsi sempre più e così si allontanasse dal Maestro, fino a perderLo di vista all’orizzonte. Da allora, egli resta smarrito e vacillante”. “Perciò - scrive il card. Hummes - il presbitero per restare fedele a Cristo e fedele alla comunità, ha bisogno di essere un uomo di preghiera, un uomo che vive nell’intimità del Signore. Ha bisogno inoltre di essere confortato dalla preghiera della Chiesa e di ogni cristiano”. Il porporato invita quindi tutti i fedeli a “pregare, con perseveranza e tanto amore, per i preti e con i preti”. E a questo proposito la Congregazione per il Clero, ogni primo Giovedi del mese, durante l’Anno Sacerdotale, alle ore 16.00, celebra un’Ora eucaristico-mariana nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, per i preti e con i preti. A conclusione della lettera, il card. Hummes rivolge ai sacerdoti i suoi più fervidi auguri di Buon Natale: “nel presepe il Bambino Gesù ci invita a rinnovare riguardo a Lui quell’intimità di amico e discepolo, per rinviarci come i suoi evangelizzatori!”.

Radio Vaticana