Il Papa benedice la statua di Santa Raffaella fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù e incontra gli alpini di stanza a L'Aquila
Prima di raggiungere l'Aula Paolo VI per l'Udienza generale, il Santo Padre si è fermato in Via a benedire la statua di Santa Raffaella Maria Porras y Ayllón (1850-1925), religiosa spagnola, fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, canonizzata da Paolo VI il 23 gennaio 1977. La statua, collocata presso le fondamenta della Basilica Vaticana e realizzata dallo scultore cordobese Marco Augusto Dueñas, che ha utilizzato un blocco di marmo di Carrara di 60 tonnellate, raffigura la Santa con ai suoi piedi una bambina a simboleggiare l'opera educativa svolta dalla religiosa. Presenti alla cerimonia gli ambasciatori presso la Santa Sede di Spagna e del Giappone, la superiora generale della Congregazione delle Ancelle, M. Mitsuyo Fukusawa, con le sue consigliere, le sedici provinciali e le superiore delle comunità in Italia, insieme a una cinquantina di familiari di Santa Raffaella, al Sindaco e cittadini di Pedro Abad, la località di nascita della santa. Al termine della benedizione della statua è quindi stata celebrata una Santa Messa presso l'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana; a presiedere il rito è stato mons. Salvatore Di Cristina, arcivescovo di Monreale, con il quale hanno concelebrato il vicario generale di Córdoba, mons. Fernando Cruz Conde, un bisnipote di Santa Raffaella, il gesuita padre Rafael Porras e altri sacerdoti.
A conclusione dell'Udienza generale, il Papa ha salutato i rappresentanti del nono reggimento degli alpini di stanza a L'Aquila. A Benedetto XVI è stato regalato un tradizionale cappello con la piuma.