lunedì 18 gennaio 2010

Pacifici: dalla visita del Papa effetti benefici. Farà epoca il gesto di alzarsi umilmente in segno di rispetto verso i sopravvissuti dei lager

La visita del Papa in Sinagoga "avrà effetti benefici". Lo dichiara, in un'intervista a La Stampa, Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma. "Continuano - osserva - ad esserci delle differenze di giudizio sulla figura di Pio XII sotto il profilo storico, ma di questo si potrà parlare con maggior ragione quando saranno resi accessibili gli archivi vaticani. Alla vigilia, attorno alla visita del Papa, certamente c'era tensione, ma una tensione legata all'entusiamo. Non c'è stata la minima contestazione. C'erano dei dissensi, ma ci furono anche con la visita di Giovanni Paolo II. Sono voci minoritarie che rispetto al 1986 sono emerse con maggiore chiarezza, ma è una ricchezza della nostra comunità che è aperta al confronto e non si appiattisce su un'unica posizione. L'importante sono i frutti di questo evento. Cioè quello che accadrà dopo". Pacifici era presente anche alla visita di Papa Wojtyla. "Sono due pagine di storia imparagonabili- spiega - perché in 24 anni è il mondo ad essere radicalmente mutato e comunque gli effetti sono verificabili a lungo termine. L'abbraccio di Giovanni Paolo II ai 'fratelli maggiori nella fede' ha fatto epoca e lo stesso accadrà per lo straordinario gesto di Benedetto XVI che, durante i discorsi nel Tempio Maggiore, si è alzato, lui da solo, e con grande umiltà, in segno di rispetto verso i sopravvissuti dei lager. Le polemiche della vigilia sono svanite in un istante, l'apprezzamento è stato unanime".

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