Adnkronos
lunedì 18 gennaio 2010
I commenti della stampa estera alla visita del Papa alla Sinagoga di Roma. Focus sulla volontà di dialogo e sulla polemica circa l'operato di Pio XII
La controversia su Pio XII è al centro degli articoli che la stampa internazionale dedica alla visita del Papa alla Sinagoga di Roma. Ma gli accenti sono diversi, con il francese Le Figaro che sottolinea la volontà di dialogo del Pontefice e l'americano Wall Street Journal secondo il quale i commenti di Benedetto XVI "rischiano di esacerbare le tensioni". In Israele Haaretz titola: "Alla Sinagoga di Roma, il Papa difende il Vaticano dell'era nazista". "Papa Benedetto XVI - nota il quotidiano - ha utilizzato la sua prima visita alla Sinagoga di Roma per difendere le azioni spesso criticate del Vaticano durante la guerra, dicendo che la Cchiesa 'ha agito in maniera discreta e nascosta'''. Ma il giornale sottolinea anche "l'entusiasmo" con il quale il Papa è stato accolto: "Le divisioni in seno alla comunità ebraica italiana sulla visita e una crisi evitata per un soffio nei rapporti con il Vaticano non hanno scoraggiato l'entusiasmo della congregazione". In Francia il quotidiano conservatore Le Figaro ricorda come nessun Papa abbia visitato tante sinagoghe quanto Joseph Ratzinger. "Benedetto XVI per un dialogo irrevocabile con gli ebrei", titola il giornale, scrivendo che il Santo Padre ha effettuato la visita come "amico del giudaismo". Senza "abbordare frontalmente" le polemiche su Pio XII, ha voluto costruire il suo intervento "in modo da provare che il riavvicinamento fra la chiesa cattolica e il giudaismo, cominciato con il Concilio Vaticano II, è irrevocabile", nota il giornale. In Spagna, El Pais descrive "gli applausi" con i quali la comunità ebraica ha accolto Benedetto XVI e scrive che "l'incontro mostra come la volontà di pace, concordia e dialogo dalle due parti si sia sostituita a duemila anni di umiliazioni cattoliche contro il Popolo dell'alleanza". Il quotidiano parla di incontro "intenso e commovente", ma non nasconde come "rimangano ancora importanti differenze e ferite aperte". Negli Stati Uniti il Wall Street Journal appare più critico verso le parole di Papa Ratzinger in difesa dell'operato "discreto e nascosto" del Vaticano durante la seconda guerra mondiale. "I commenti del Papa rischiano di esacerbare le tensioni fra il Vaticano e i gruppi ebraici che hanno criticato il regno di Papa Pio XII", scrive il giornale, che tuttavia sottolinea i numerosi "gesti" compiuti da Benedetto XVI "per far progredire i rapporti fra le due religioni", comprese le visite ad altre Sinagoghe e ad Auschwitz. "Il Papa cerca di ridurre le tensioni con gli ebrei", titola il New York Times, secondo il quale "malgrado le contrastanti memorie dell'Olocausto, la visita è stata cordiale" con le due parti che hanno "riaffermato l'impegno a rafforzare i legami". Tuttavia, nota il giornale americano, anche "se molti dicono che la visita di domenica ha aiutato a chiarire l'atmosfera, le controversie rimangono". Infine, parla di "rabbia sul Papa del tempo di guerra Pio XII'' che ''mette in ombra la visita del Papa in Sinagoga" il Times in Gran Bretagna. Secondo il giornale, "le azioni del Pontefice del tempo di guerra Pio XII continuano a rappresentare motivo di discordia".