venerdì 12 febbraio 2010

Il rettore del Seminario Romano Maggiore: la presenza del Papa un privilegio. Un giovane che riceve la chiamata nel suo percorso si affidi alla Chiesa

"La presenza del Papa è un privilegio, in quanto viene tra noi come vescovo di Roma nel suo seminario". Lo afferma il rettore del Seminario Romano Maggiore, mons. Giovanni Tani, in una intervista a L'Osservatore Romano' sulla visita di questo pomeriggio di Benedetto XVI. "Vorrei sottolineare l'importanza del fatto che il Papa incontrerà i circa 200 alunni dei seminari della diocesi di Roma, dunque non solo quelli presenti nel nostro - ha sottolineato mons. Tani -. Quando un giovane ha ricevuto la chiamata, uno degli ostacoli è la troppa introspezione. Riscontro un'insistenza nel girare intorno al proprio sentire, che conduce al soggettivismo. Cosa manca? Manca una concezione di fede, una fede più solida, più basata sulla roccia. Occorre un cammino che regga agli urti della vita e che permetta di fidarsi di più della parola udita". "Sarebbe importante riconoscere che più dell'ascolto di se stessi - conclude il rettore -, occorre affidarsi alla Chiesa, all'aiuto del padre spirituale, cioè a chi è in grado di indicare in maniera più oggettiva il percorso da seguire".

Apcom, Asca