venerdì 12 febbraio 2010

La Commissione degli episcopati europei e la Caritas invitano i vescovi a incontrare i poveri in comunione con il Papa e seguendo il suo esempio

“Fare un gesto significativo e simbolico” nelle proprie diocesi, come “segno di unità spirituale” con il Papa e per “promuovere una più ampia e profonda comunione ecclesiale al servizio dei poveri nel 2010”. E’ questo l’invito della Commissione degli episcopati delle comunità europee e di Caritas Europa, che in occasione dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, e in concomitanza con la visita di Benedetto XVI ad alcuni progetti della Caritas di Roma, in programma domenica prossima, esortano le Chiese europee a organizzare “simili incontri” il 14 febbraio, come “segno di comunione” con il Santo Padre, che “durante questa visita incontrerà spiritualmente tutti i poveri d'Europa, come espressione di solidarietà nei loro confronti”. Definendo il Papa “un esempio per tutti noi”, Comece e Caritas Europa lanciano dunque questa iniziativa congiunta per domenica prossima, festa dei santi patroni d’Europa, Cirillo e Metodio, o nelle settimane successive. Mons. Adrianus van Luyn, presidente della Comece, e padre Erny Gillen, presidente di Caritas Europa, hanno inviato una lettera a tutti i vescovi membri della Comece e di tutte le organizzazioni Caritas in Europa. In seguito a questo invito, diverse visite si svolgeranno in più di 60 diocesi in tutta Europa. A Kosptal in Lussemburgo, mons. Fernand Franck visiterà un centro di accoglienza per persone che soffrono la povertà e l'esclusione. A Hajnowka in Polonia, mons. Antoni Dydycz sta preparando una visita ai prigionieri nella diocesi di Drohiczyn. La mensa della Caritas di Genova ''Auxilium'' in Italia darà il benvenuto al card. Angelo Bagnasco, mentre nella diocesi di Seckau Graz in Austria mons. Egon Kapellari si recherà in visita a Marienstuberl per pranzare con le persone senza fissa dimora. Il card. Cristoph Schonborn visiterà il Centro Caritas per i senzatetto ''Gruft'' di Vienna.

SIR