venerdì 12 febbraio 2010

Il Papa: un costruttivo dialogo ortodosso-cattolico fermento di unità e concordia per l'intera Europa e contributo alla crescita morale della società

“Un deciso impegno per favorire la presenza dei valori cristiani nella società”. Lo ha chiesto Papa Benedetto XVI incontrando questa mattina in Vaticano i 16 vescovi romeni di rito romano e greco cattolico ai quali si è aggiunto mons. Anton Cosa, vescovo di Chisinau nella Repubblica Moldava, per la visita 'ad limina apostolorum'. Nel suo discorso il Papa ha parlato della famiglia ed ha ricordato come anche in quei Paesi “non sono poche le insidie verso l'istituzione familiare in una società secolarizzata e disorientata. Le famiglie cattoliche dei vostri Paesi – ha detto il Papa - che, durante il tempo della prova, hanno testimoniato, talora a caro prezzo, la fedeltà al Vangelo, non sono immuni dalle piaghe dell'aborto, della corruzione, dell'alcolismo e della droga, come pure del controllo delle nascite mediante metodi contrari alla dignità della persona umana”. Per “combattere queste sfide”, occorre promuovere “consultori parrocchiali” ed “organizzare meglio la pastorale giovanile” perché soprattutto “i giovani possano conoscere i valori autentici” del cristianesimo. “La Chiesa vuole dare il suo contributo determinante alla costruzione di una società riconciliata e solidale, capace di far fronte al processo di secolarizzazione in atto”. In un contesto in cui i valori cristiani “tradizionali” vanno “riproposti e rafforzati”, “risulta particolarmente importante la testimonianza di fraternità tra cattolici e ortodossi”. “Prevalga sulle divisioni e sui dissidi e apra i cuori alla riconciliazione”. Il Papa si è detto “consapevole delle difficoltà”. Ed ha aggiunto: “auspico che si possano trovare soluzioni adeguate, in quello spirito di giustizia e carità che deve animare i rapporti tra fratelli in Cristo”. Poi il pensiero di Benedetto XVI è andato al viaggio che nel 1999 Giovanni Paolo II realizzò in Romania compiendo per la prima volta un “viaggio apostolico in una Nazione a maggioranza ortodossa”. Secondo il Papa “un ambito di collaborazione oggi particolarmente importante tra Ortodossi e Cattolici riguarda la difesa delle radici cristiane dell'Europa e dei valori cristiani e la comune testimonianza su temi come la famiglia, la bioetica, i diritti umani, l’onestà nella vita pubblica, l'ecologia”. “L’impegno unitario su tali argomenti – ha concluso il Santo Padre - offrirà un importante contributo alla crescita morale e civile della società. Un costruttivo dialogo tra Ortodossi e Cattolici non mancherà di essere fermento di unità e di concordia non solo per i vostri Paesi, ma anche per l’intera Europa”. Il Papa non ha mancato di esortare i presuli a “proporre ai fedeli un itinerario di fede cristiana matura e responsabile”, sottolineando che “conservare e tramandare il patrimonio della fede è un compito di tutta la Chiesa ma soprattutto dei vescovi”. Infine, nell’Anno Sacerdotale, il Papa ha chiesto ai presuli romeni di interessarsi alle condizioni spirituali e materiali e al loro aggiornamento teologico e pastorale.