mercoledì 24 marzo 2010

Don Di Noto: se non ascolteremo il grido degli innocenti come Chiesa sarà Dio a farlo e a intervenire. In passato i silenzi compromisero le indagini

''Se noi staremo nel silenzio, grideranno soltanto le vittime. E se non grideranno ora, lo faranno dopo'' perchè ''se non ascolteremo il grido degli innocenti, come Chiesa, sarà Dio ad ascoltarli e sarà lui a intervenire'': non usa mezzi termini don Fortunato di Noto, fondatore dell'Associazione Meter, intervistato da Famiglia Cristiana sulla Lettera pastorale di Papa Benedetto XVI ai cattolici d'Irlanda e sulla situazione pedofilia nella Chiesa italiana. Perchè, confessa, ''in alcuni casi'' i silenzi usati dalla Chiesa in passato hanno compromesso le indagini. A giugno don Di Noto volerà in Irlanda, invitato dalla Conferenza Episcopale, per portare la sua esperienza di sacerdote che da vent'anni combatte la pedofilia e la pedopornografia on-line ''A volte - spiega il sacerdote - non si sa gestire il problema. Ho ricevuto più volte telefonate di vescovi che mi chiedevano consigli. Quando arriva una segnalazione, o si presenta la famiglia di un abusato, il vescovo deve mettersi in ascolto, deve fare il padre, senza scandalizzarsi; e deve attivare anzitutto ogni forma di protezione della vittima. E saggezza vuole che si sospendano dalle funzioni ministeriali e pastorali i sacerdoti coinvolti''. Per i preti responsabili di abusi, don Di Noto ha un solo consiglio: ''Autodenunciarsi subito''.

Asca