mercoledì 24 marzo 2010

Il card. Cordes: Küng molto abile nel mettere il dito nelle piaghe della Chiesa senza curarle. Il sacerdozio ha carattere strettamente teocentrico

Già quando, negli anni '70, era professore a Tubinga, dove aveva chiamato ad insegnare l'allora giovane Joseph Ratzinger, il controverso teologo Hans Küng aveva mostrato di avere ''grande talento nel campo del marketing strategico'' e di essere ''molto abile nel mettere il dito nelle piaghe della Chiesa'' ma non nel ''curarle'': ad affermarlo è il cardinale tedesco Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio consiglio ''Cor Unum'', considerato molto vicino a Papa Benedetto XVI, di cui L'Osservatore Romano pubblica oggi l'intervento pronunciato in occasione della presentazione del suo libro ''Perchè sacerdote? Risposte attuali con Benedetto XVI''. Cordes ricorda un libro di Küng del 1971, ''Wozu Priester? Eine Hilfe'' (Preti perchè? Un aiuto). ''Il professore di Tubinga - scrive il porporato - già all'epoca era un autore estremamente attento per quanto riguarda i problemi della Chiesa, e di grande talento nel campo del marketing strategico''. ''Egli - rincara Cordes - era molto abile nel mettere il dito nelle piaghe della Chiesa, certo spesso e volentieri senza curarle. Le sue osservazioni sul presbiterato sono guidate esclusivamente dalla domanda sul suo scopo e ruotano intorno alle attività cui il sacerdote deve dedicarsi''. Per il cardinale, Küng sbaglia perchè riassume il ruolo del prete nella ''guida della comunità, che a sua volta si articola sotto forma di molteplici 'funzioni''', dimenticando invece il fatto che ''il segno distintivo non deriva al presbitero dalla comunità'' ma da Gesù Cristo, e che ''il ministero sacerdotale ha carattere strettamente teocentrico''.

Asca