sabato 6 marzo 2010

Guido Bertolaso al Papa: la Protezione Civile un vero patrimonio operativo ma soprattutto etico, donne e uomini sempre pronti a servire il prossimo

La Protezione Civile è un "immenso valore di competenze e passione che abbiamo saputo, con i miei predecessori, costruire con tenacia e coraggio e che intendiamo a tutti i costi tutelare e difendere", in un periodo in cui "si vorrebbero confondere le responsabilità di alcuni con il lavoro e il merito di moltissimi". L’Italia si è vista regalare dalla Protezione Civile "un vero patrimonio operativo ma soprattuto etico, un valore prezioso che oggi rivendico con orgoglio, fatto di donne e uomini che insieme hanno scelto di essere sempre pronti a servire il prossimo". Così il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso (nella foto con Benedetto XVI), durante l’incontro con il Papa, che ha ricevuto stamani oltre 7mila volontari della Protezione Civile Italiana, insieme ai rappresentanti dei vigili del fuoco, della croce rossa, delle forze armate, delle forze dell`ordine, del corpo forestale, delle strutture del servizio sanitario nazionale, del soccorso alpino, della comunità scientifica e le altre componenti del sistema nazionale di Protezione Civile che hanno operato in Abruzzo dopo il terremoto del 6 aprile scorso. "La Provvidenza ha voluto che questa udienza cadesse proprio in occasione dell’undicesimo mese dalla tragedia del terremoto in Abruzzo. L’incontro di oggi, per il volontario di Protezione Civile, è il proseguimento ideale del dialogo che lei - ha detto Bertolaso al Papa - ha voluto iniziare lo scorso aprile, per realizzare il desiderio di ognuno dei presenti di conservare nella memoria e nel cuore il ricordo di questa giornata, in un momento in cui si vorrebbero confondere le responsabilità di alcuni e il merito di moltissimi". Alla frase è seguito un lungo applauso dei presenti. "Mondo e stampa internazionale si sono stupiti - ha detto il capo della protezione civile - di fronte alle tendopoli che abbiamo creato e al numero degli ospiti che in quelle tende hanno passato mesi, giovandosi dell’assistenza dei volontari, che hanno garantito pasti caldi, servizi sanitari intrattenimento per i bambini e assistenza psicologica". "E’ impossibile quantificare i frutti di questa solidarietà. E’ giusto così. La cifra caratteristica del volontario si rintraccia su un piano di coinvolgimento personale prodonfo. Il volontario di Protezione Civile - ha spiegato Bertolaso - non rinuncia alla efficacia e all’efficienza, ma innesta su una solida capacità operativa scelte compiute in una logica del dono gratuito". L’Italia è "l’unica nazione che ha dato dignità istituzionale alla presenza del volontario nelle attività di protezione civile. Almeno in questo posso affermare con orgoglio che il nostro Paese ha realizzato ciò che lei afferma nell’Wnciclica "Deus caritas est"", ha ricordato Bertolaso. "Siamo arrivati qui oggi - ha concluso Bertolaso - a chiederle di accettare l’omaggio dei volontari di Protezione Civile, l’omaggio a lei, a ciò che rappresenta, a ciò che insegna con la parola e con la vita. Grazie Padre Santo per ciò che ci ha detto a L’Aquila, grazie per il suo affetto e grazie soprattutto per oggi".

Il Secolo XIX.it