sabato 24 aprile 2010

Il Papa a Malta. Il portavoce vaticano: l'incontro con le vittime di abusi speranza per una Chiesa capace di riconoscere le sue ferite con sincerità

L'incontro che il Papa ha avuto domenica scorsa a Malta "con alcune vittime di abusi sessuali ha trovato il suo significato di speranza nel contesto dell'incontro del Papa con una Chiesa viva e in cammino, capace di riconoscere le sue ferite con sincerità, ma anche di ottenere la grazia del risanamento". Lo sottolinea il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nell'editoriale di Radio Vaticana. "Di questo messaggio avevamo bisogno", osserva. Il viaggio è stato "splendido", racconta padre Lombardi: "Ancora una volta preoccupazioni o timori della vigilia si sono dimostrati ingiustificati. Paradossalmente, però, il momento che i media mondiali attendevano maggiormente e di cui hanno più parlato è l'unico che è sfuggito al loro occhio, svolgendosi nella discrezione della preghiera e del rapporto più personale. Ma il modo in cui alcuni partecipanti ne hanno parlato ha toccato in profondità innumerevoli persone: un grande peso era stato tolto dal loro cuore, la guarigione era iniziata, la fiducia e la speranza rinascevano". "Il Papa, il mercoledì successivo, ha parlato - ricorda ancora il portavoce vaticano - della 'condivisione della sofferenza' e della sua 'commozione'. Alcuni giorni prima, aveva detto che la penitenza è una grazia, e arrivando a Malta per commemorare il naufragio di San Paolo aveva osservato che questo naufragio era stato un nuovo punto di partenza per la fede e la speranza degli abitanti dell'isola".

Apcom