1) Persone che non stanno gradendo la pulizia del Papa all'interno della Chiesa. Pulizia "sessuale" che Ratzinger fa da sempre. Sin da quando lui era Cardinale fu spesso ostacolato su questa pulizia, ma da quanto è diventato Papa lo sta facendo con forza e molte situazioni si stanno sbloccando
2) L'operazione del Papa di riconciliazione dopo il Concilio Vaticano II. Dopo il Concilio, come è noto, c'è stata una spaccatura all'interno della Chiesa. Da una parte i lefebvriani, che non erano d'accordo con le aperture apportate dal Concilio e sono rimasti i "tradizionalisti" della dottrina. Dall'altra parte i progressisti, che hanno "approfittato" della aperture del Concilio e hanno un po' stravolto la liturgia, i sacramenti, disinvolture varie, i contraccettivi, ecc. Papa Ratzinger sta cercando da tempo di ricucire questo strappo, facendo capire come il Concilio ha portato delle novità nella Chiesa pur rimanendo nella tradizione. Ma questa operazione non piace a molti dei progressisti, perchè viene vista come una restaurazione da parte del Papa.
3) Ma senza dubbio c'è un'altra ragione. Al mondo laicista non sta piacendo un Papa che punta tutto sulla formazione. Dall'esterno è difficile captarlo. Ma il Papa sta riniettando il tutto il reticolo della Chiesa universale, tutti i principi della fede. Nelle Udienze del mercoledì si nota come sono delle specie di lezioni di catechismo. Atteggiamento basato sulla dottrina della Chiesa dà fastidio a qualcuno. Perché è una visione di Chiesa più ampia, che si "impiccia" del mondo.
Insomma, una situazione complessa. Assistiamo forse a una crisi della dottrina cristiana? Ad un momento di laicità e progressiva perdita di autorità e di carisma del Santo Padre? Nei confronti del Papa mai era stata usata una terminologia tanto violenta. Oggi, ma è solo un esempio, Libero pubblica la scritta "Fottetevi" sulla casa Natale di Ratzinger. Che cosa succede? Davvero la Chiesa perde credibilità e davero c'è una crisi della fede? La verità è che quello che sta accadendo è molto ampliato a livello mediatico. Chi era un avversario del Pontefice lo è e lo rimane e viene fomentato dal clamore mediatico, ma ci sono alcuni fatti lampanti che i giornali non riportano. Prima della settimana Santa, il Papa ha fatto un incontro con i giovani. Be, c'erano 70mila persone in piazza. Ed eravamo nel pieno attacco "pedofilo" nei sui confronti. Le Udienze delle ultime settimane sono state stracolme di persone da tutto il mondo. Non solo. Ogni volta che il Papa scrive qualcosa, diventa best seller in un paio di giorni. L'Enciclica "Caritas in veritate" è ancora in cima alle classifiche di vendita. Quando Benedetto XVI scritte il libro su Gesù, vendette milioni di copie in pochissimi giorni. Sono dei segnali forti. Che ancora poco vogliono dire rispetto alla mobilitazione su internet. Una quantità infinita di blog, giornalisti stessi, persone che si stano dando da fare. Non si era mai vista una controinformazione di questo tipo. Non esisteva sotto Giovanni Paolo II, anche perchè internet non era così sviluppato, e ora è un vero boom. I media tradizionali sono ormai delle elite e comunque influenzano con toni duri. Ma dall'altra parte assistiamo a una cristianità molto più radicata di prima. I cristiani di qualche anno fa amavano e volevano bene a Giovanni Paolo II. Oggi i cristiani sanno che cosa è il Concilio Vaticano II, conoscono il rapporto con gli ebrei. Conoscono la Chiesa nel vero senso della parola. E se proprio dobbiamo dirla tutta, se si parla con i giornalisti vaticanisti, si capisce bene come loro sorridano dei titoli sparati sui giornali nell'ultimo periodo. E loro sui blog spiegano come stanno davvero le cose. I grandi media stanno perdendo un po' di credibilità, la loro funzione, perché si perdono dentro cose strillate e su di giri. Nei caratteri cubitali dei titoli è difficile che si noti una realtà che c'è sotto. C'è una comunità cristiana che è molto più consapevole di prima. E mai la Chiesa è andata in difesa del Papa come in questo modo. Si cerca l'impeachment in tutti i modi. Si sta cercando di creare lo scandalo per fare in modo che il Papa di dimetta. Ma non succederà. Un Pontefice non si dimette per accuse così inconsistenti.
Benedetta Sangirardi, Affaritaliani.it