SIR, Apcom
giovedì 6 maggio 2010
Il Papa accoglie le dimissioni di due vescovi irlandesi per limiti d'età. Mons.Duffy non denunciò un caso ma furono i genitori del bambino a chiederlo
Benedetto XVI ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Clogher in Irlanda, presentata da mons. Joseph Duffy, per superati limiti di età, nominando al suo posto mons. Liam MacDaid, della diocesi di Clogher, finora Cancelliere della Curia. Il Pontefice ha anche accettato, sempre per motivi di età, la rinuncia all’ufficio di ausiliare della diocesi irlandese di Derry, di mons. Francis Lagan. Lo riferisce oggi la Sala Stampa della Santa Sede. In un comunicato il presidente dei vescovi irlandesi, card. Sean Brady, ricorda “il contributo” dei due vescovi uscenti che insieme hanno servito per 53 anni le loro diocesi e la Conferenza Episcopale irlandese, 31 anni mons. Duffy e 22 anni mons. Lagan. “In questo tempo come vescovi hanno assistito alla terribile violenza e alle tragedie che furono parte dei problemi. In tempi più recenti hanno assistito alla pace raggiunta in questa parte di Irlanda”. Nello stesso comunicato il cardinale saluta anche il nuovo vescovo di Clogher, mons. MacDaid, auspicando il prosieguo tra le loro diocesi, quella di Armagh e di Clogher. Il vescovo Duffy ha di recente ammesso lo "sbaglio" di non aver denunciato, nei decenni passati, un prete pedofilo. Il presule non si è dimesso né è stato indicato tra i colpevoli di insabbiamento del rapporto governativo Murphy sui casi di pedofilia in Irlanda. In una recente dichiarazione al giornale The anglo-celt, il vescovo Duffy è tornato sulla vicenda del sacerdote John McCabe, che nel 1989 abusò di un bambino. "I genitori del bambino mi chiesero con decisione di tenere riservato il caso", afferma la nota del marzo scorso. "Il vescovo Duffy all'epoca considerò giusto rispettare questa rischiesta e ha ammesso che è stato un errore da parte sua. Se ciò fosse avvenuto ora, il nuovo protocollo chiede di denunciare immediatamente all'istanza giurisdizionale e questo è ciò che avrebbe dovuto fare. Il vescovo Duffy - si legge ancora nella nota al giornale irlandese - ha cooperato pienamente con la polizia quando i genitori dell'abusato le consegnarono le denunce. L'accusato è già stato dimesso dallo stato clericale, è stato processato, condannato ed ha trascorso un periodo in prigione".