SIR
giovedì 6 maggio 2010
Il Papa in Portogallo. Padre da Cunha: la gente ha bisogno di ritrovare motivi di gioia, speranza e spinta per il futuro. La mobilitazione dei giovani
Parole di “speranza” e di “spinta per il futuro”. E’ quanto si attende il Portogallo dal viaggio di Benedetto XVI nel Paese. A dichiararlo all'agenzia SIR padre Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali europee, di origine portoghese. “Negli ultimi tempi - spiega -, il Portogallo è un Paese depresso, sia per la crisi economica sia per la progressiva mancanza di fede. E’ un popolo che sta perdendo la speranza. La gente ha quindi bisogno di ritrovare motivi di gioia. Ha bisogno di parole di realismo ma anche di spinta per il futuro”. Da poco rientrato dal Portogallo e in attesa di ripartire per seguire il viaggio apostolico, padre Da Cunha testimonia quanto il suo Paese “stia prendendo molto seriamente questo viaggio e non solo tra i fedeli della Chiesa ma anche nell’opinione pubblica e a livello statale. Si vede un grande entusiasmo e questa accoglienza è visibile nei cartelloni già messi sulle strade. Si avverte insomma un atteggiamento onesto, non critico”. Padre Duarte da Cunha ritiene inoltre che “la scelta di Benedetto XVI di andare a Lisbona, Fatima e Porto non è casuale. Lisbona è ovviamente la capitale del Portogallo e proprio qui è previsto l’incontro del Santo Padre con il mondo della cultura al quale si guarda con grande aspettativa soprattutto per quello che il Papa dirà. A Fatima, invece il Papa si farà pellegrino tra i pellegrini, mentre Porto, la capitale del Nord, è la zona del Paese che maggiormente ha risentito della crisi economica. Anche i giovani portoghesi si stanno mobilitando per accogliere il Papa. Lo faranno praticamente dall’aeroporto, seguendo poi Benedetto XVI in tutti gli appuntamenti”. L’11 maggio, giorno del suo arrivo in terra portoghese, i giovani, fa sapere padre Duarte “hanno addirittura organizzato per il Papa una serenata sotto la finestra della nunziatura dove sarà ospite”. “Recentemente - ricorda padre Da Cunha - i giovani hanno scritto una lettera al Papa dove gli manifestavano tutta la loro gioia ad accoglierlo. Il suo viaggio in Portogallo, terra di Nostra Signora – si legge in questa lettera - ci porterà un messaggio personale e speciale per ogni giovane. Un messaggio che ci affida una missione. La missione di essere come i pastorelli di Fatima veri portatori dell’amore e della gioia di Dio e di Nostro Signore. Siamo disposti ad assumerci questa missione evangelizzatrice”.