Un auspicio: che l'appartenenza all'Ue ''porti prosperità nel vostro Paese'', ed una esortazione: ''Risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete con la comunità internazionale per il futuro della vostra Isola''. Così Benedetto XVI si è rivolto al popolo e al Governo cipriota nel suo discorso, che ha voluto iniziare con un breve saluto in greco: "La pace sia con voi. È un grande piacere per me essere con voi oggi". "Cipro - ha detto - si trova all'incrocio di culture e religioni, di storie gloriose ed antiche insieme, ma che ancora mantengono un forte e visibile impatto sulla vita del vostro Paese. Essendo entrata recentemente nell'Unione Europea, ha iniziato a sentire il beneficio di scambi economici e politici con gli altri Paesi europei".
"Tale appartenenza ha dato al vostro Paese anche l'accesso a mercati, a tecnologia e a conoscenze pratiche''.''E' grandemente auspicabile - ha aggiunto - che questa appartenenza porti prosperità nel vostro Paese e che gli altri Paesi Europei, a loro volta, vengano arricchiti dalla vostra eredità spirituale e culturale, che riflette il vostro ruolo storico, trovandovi tra l'Europa, l'Asia e l'Africa. Possano l'amore della vostra Patria e delle vostre famiglie e il desiderio di vivere in armonia con i vostri vicini ispirarvi a risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete con la comunità internazionale per il futuro della vostra Isola''. Parlando del suo viaggio di tre giorni, Benedetto XVI ha affermato di venire ''come pellegrino'', sulle orme dei Santi Paolo e Barnaba, e di attendere ''di salutare gli altri responsabili religiosi ciprioti. Spero di rafforzare i nostri comuni legami e di ribadire la necessità di consolidare la reciproca fiducia e l'amicizia durevole con tutti quelli che adorano l'unico Dio''. ''Quale successore di Pietro - ha poi aggiunto - vengo a salutare i cattolici di Cipro per confermarli nella fede ed incoraggiarli ad essere esemplari sia come cristiani che come cittadini, e a vivere pienamente il loro ruolo nella società a beneficio sia della Chiesa, sia dello Stato''.
Il prossimo Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che, ha detto, ''esaminerà molti aspetti della presenza della Chiesa nella regione e le sfide che i cattolici devono affrontare, talvolta in circostanze difficili, vivendo la comunione con la Chiesa Cattolica ed offrendo la loro testimonianza a servizio della società e del mondo''. L'Isola mediterranea, ha aggiunto il Pontefice, ''è un luogo appropriato dal quale lanciare la riflessione della nostra Chiesa sul posto della secolare comunità cattolica del Medio Oriente, la nostra solidarietà con tutti i cristiani della regione e la nostra convinzione che essi hanno un insostituibile ruolo da sostenere nella pace e nella riconciliazione fra i suoi popoli''.
La cerimonia di benvenuto è iniziata con le parole del presidente Christofias, che ha espresso la gioia di incontrare il Papa e il grande onore nel poterlo ricevere. La sua presenza – ha detto invia un forte messaggio a favore della pace e Cipro ha bisogno della sua parola pacifica, della sua preghiera, del suo contributo, per riavere presto la sua unità e libertà.
La cerimonia di benvenuto è iniziata con le parole del presidente Christofias, che ha espresso la gioia di incontrare il Papa e il grande onore nel poterlo ricevere. La sua presenza – ha detto invia un forte messaggio a favore della pace e Cipro ha bisogno della sua parola pacifica, della sua preghiera, del suo contributo, per riavere presto la sua unità e libertà.
Radio Vaticana, Asca
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A CIPRO (4 - 6 GIUGNO 2010) (II) - il testo integrale del discorso del Papa