sabato 18 settembre 2010

Il Papa incontra commosso cinque vittime di abusi dei preti: ha pregato con loro, ha espresso dolore e vergogna e ha assicurato l'aiuto della Chiesa

Questo pomeriggio Benedetto XVI ha incontrato a Londra cinque vittime di abusi sessuali da parte del clero, quattro donne e un uomo di età compresa tra i 40 e i 50 anni, assisitite da 3 accompagnatori. L'incontro non è avvenuto nella Cappella della residenza arcivescovile perché alcune delle vittime hanno subito abusi proprio in chiesa. Il Papa "si è commosso ascoltando le storie delle vittime" e "ha espresso profondo dolore e vergogna", assicurando l'impegno della Chiesa per la verifica delle accuse, la protezione dei giovani e la collaborazione "con le autorità civili". ''Ha pregato con loro - si legge in una nota - e ha assicurato che la Chiesa Cattolica, mentre continua a mettere in atto misure efficaci per la protezione dei giovani, sta facendo tutto il possibile per verificare le accuse, per collaborare con le autorità civili e per consegnare alla giustizia il clero e i religiosi accusati di questi gravi crimini''. ''Come in altre occasioni - riferisce ancora la sala stampa vaticana -, ha pregato affinché tutte le vittime di abusi possano sperimentare guarigione e riconciliazione e riescano a superare la propria angoscia passata e presente con serenità e nuova speranza per il futuro''. Dopo questo incontro, il Papa ha parlato anche a un gruppo di professionisti e di volontari ''che si dedicano alla protezione dei bambini e dei giovani in ambiente ecclesiastico''. Il colloquio privato è durato 30-40 minuti, secondo quanto ha detto alla BBC Bill Kilgallon, presidente del National Catholic Safeguarding Commission, la struttura indipendente creata dalla Conferenza Episcopale inglese per assicurare la sicurezza dei bambini nelle istituzioni cattoliche e dare seguito alle denunce di abusi. Le cinque vittime, ha riferito Kilgallon, non hanno dovuto firmare alcuna liberatoria prima dell'incontro, come era stato scritto da alcuni organi di stampa. Alcune delle vittime avevano però chiesto che l'incontro avvenisse lontano dai giornalisti. Kilgallon aveva incontrato alcune delle vittime prima che queste andassero dal Papa ma non ha saputo dire cosa si siano detti durante il colloquio. Ha però aggiunto che alcuni di loro sono andati dal Pontefice ''con la loro rabbia'' per quanto avevano subito, ''e la rabbia è una cosa positiva perchè può essere molta costruttiva'' per chi ha subito un trauma come gli abusi.

Tgcom, Asca