L’Esortazione Apostolica postsinodale “Verbum Domini” di Benedetto XVI è un invito a incontrare la Parola viva di Dio. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano. “Perché un nuovo documento, così ampio, sulla Parola di Dio? 45 anni fa – ha detto il portavoce vaticano – il Concilio aveva pubblicato la Costituzione "Dei Verbum", che molti considerano uno dei documenti più importanti del Concilio, alcuni il più importante, proprio perché metteva in luce la sorgente originaria della vita e della missione della Chiesa”. “Esso ha certamente avuto un ruolo fondamentale nel rinnovamento conciliare, ma – come ha rilevato mons. Ravasi – col tempo si notava 'qualche allentamento e un’assuefazione' con le conseguenze di 'genericità o vago spiritualismo o, al contrario, di aridi tecnicismi da parte degli specialisti'”. “E il card. Ouellet – ha continuato il gesuita – ha parlato con chiarezza di 'un deficit da colmare nella vita spirituale del popolo di Dio'. Insomma: la Scrittura è un libro della fede, che nasce dalla fede del popolo di Dio e può essere capito adeguatamente solo nella prospettiva di questa fede, e questa fede deve alimentare”. Il portavoce vaticano ha quindi indicato “due istanze di fondo: leggere e interpretare la Scrittura con i metodi offerti dalla scienza, ma nella luce della fede, per incontrare la Parola viva di Dio, Gesù Cristo; vivere e praticare l’ascolto e il servizio della Parola nella vita quotidiana della Chiesa per aiutare i fedeli e tutta l’umanità a incontrare Dio attraverso Gesù Cristo”. “Per questo, Benedetto XVI non ci dà solo un nuovo grande documento da studiare e assimilare: ci dà anche l’aiuto e l’esempio”, ha sottolineato. “Con il suo libro su Gesù offre a tutti noi un modello di lettura e interpretazione della Scrittura, con le sue omelie offre in particolare a tutti i sacerdoti un modello di predicazione che prende sempre le mosse dalla Parola di Dio, ma è armoniosamente ricca di teologia, di spiritualità, di riferimenti all’attualità”. Per padre Lombardi “possiamo veramente sperare – con la sua guida - nel rilancio del grande movimento voluto dal Concilio”.